Mentre si chiacchiera di tutor, portfolio e Invalsi, la riforma va avanti e gli organici arretrano. Reginaldo Palermo, Pavone Risorse del 13/10/2005
Lascio da parte per una volta una regola che mi ero dato da tempo: non intervenire mai nel dibattito in corso nel sito, se non per lanciare qualche proposta o ribattere ad prese di posizione esterne. L'unica eccezione, come i nostri lettori sanno, sono i brevissimi "sassolini". Ma questa volta la posta in gioco è troppo importante per fare finta di nulla. E, visto che pochi ne parlano, affrontiamo i contenuti della nota ministeriale n. 1961 del 3.10.2005
La nota è stata diramata solo
tramite la Intranet: dal punto di vista tecnico la cosa è
giustificata; si tratta infatti di una nota che serve di supporto ad
una rilevazione alla quale le scuole primarie di tutta Italia dovranno
partecipare nel periodo 20/27 ottobre.
Il risultato è che mentre il Miur
lavora per tenere sotto controllo gli organici e per procedere sulla
strada dell’applicazione della legge 53, il "popolo della scuola"
continua a perdere tempo a discettare del
portfolio-di-stampo-confindustriale, di Invalsi e altre amenità del
genere. Veniamo ora al merito della nota
La nota fa riferimento
all’allegato B1 della circolare sulle iscrizioni dello scorso anno.
Questo significa che non sarebbe male incominciare a pensare già da
ora su come raccogliere le iscrizioni degli alunni per il 2006/2007.
C’è poi nella nota ministeriale
un passaggio molto interessante:* Affermazione che fa presumere che per il 2006/2007 il modello ufficiale per le iscrizioni potrebbe prevedere l’indicazione del numero delle ore (1, 2 oppure 3) o, ancora peggio l’elenco preciso delle attività da scegliere.
La rilevazione proposta dal Miur
con la nota 1961 prevede che si indichino le classi a 27 ore, quelle a
30 e quelle a 37/40. Interessante anche il seguente passaggio "Poiché per l'organizzazione del tempo scuola facoltativo opzionale si può fare riferimento sia la gruppo classe che a gruppi di alunni appartenenti a classi diverse, ai fini dell'assegnazione delle risorse di organico di istituto, si rende necessario conoscere anche il numero dei Gruppi/Classe istituiti, considerato che tali gruppi, per la loro composizione e per la presenza di alunni provenienti da più classi, possono non coincidere col numero delle classi previste in organico".
Il ragionamento sembra essere
questo: le attività opzionali possono essere organizzate per gruppi di
alunni provenienti da classi diverse, quindi per le 3 ore opzionali il
numero dei docenti necessari non è necessariamente uguale al numero
delle classi.
Vediamo cosa succede, partendo dal principio che un gruppo di attività opzionale può riguardare 25 fino ad un massimo di 25 alunni.
L’attività A riguarda 65 alunni:
bastano quindi 3 gruppi e non 4, si risparmiano 3 ore
Se si ripete questo ragionamento
per i 5-6 plessi che compongono un circolo didattico si arriva
tranquillamente ad un risparmio di 2-3 docenti ! |