bozza di delibera per le nuove iscrizioni .

 di Mirco Pieralisi e Giovanni Cocchi (Coord. T.P. Bologna)

da Retescuole del 6/12/2004

 

Pensando che possa essere utile in questi giorni di convocazione di organi collegiali, vi inviamo una bozza di delibera possibile sulla questione delle iscrizioni. E' evidente che questa è una bozza standard che va adattata alle specifiche situazioni (delibere precedenti, rapporti di forza, necessità o meno di evidenziare o rafforzare il riferimento a tutta la normatica vigente etc). Siamo in attesa di altre proposte e delle prime vere e proprie delibere.

 

Il Collegio dei Docenti del  circolo/istituto . . . . . .

Vista la normativa vigente in merito all’autonomia scolastica per quanto concerne gli aspetti organizzativi e di funzionamento didattico ( DL 297/94 art.7; DPR 275/99);

Visti la legge 53/2003 e il decreto 59/2004;

Vista la circolare 29/2004;

Vista la delibera del collegio dei docenti . . . . . . (nota: inserire qui il riferimento alle delibere precedenti del CdC, che, contestando il DL 59/2004, citavano l’autonomia del collegio per quanto riguarda l’organizzazione oraria e didattica)

Confermate le linee pedagogiche, didattiche ed organizzative del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto in merito ai contenuti e le conseguenti modalità di attuazione adottate fino all’anno scolastico in corso

delibera

l’intenzione e la volontà di riconfermare, e conseguentemente offrire alle famiglie, per il prossimo anno scolastico 2005/06 l’attuale modello organizzativo “unitario” e di qualità: 27/30 ore per le classi a modulo, 40 per le classi a tempo pieno, utilizzo delle compresenze per l’ampliamento dell’offerta formativa ed il recupero delle situazioni di svantaggio.

Nell’approssimarsi della data delle nuove iscrizioni alle classi prime per l’anno scolastico 2005/2006 il Collegio dei docenti ritiene inoltre di dover esprimere un atto di indirizzo che espliciti in maniera chiara la necessaria coerenza tra le scelte espresse nel POF dell’istituto e la forma e la sostanza delle comunicazioni alle famiglie interessate alle iscrizioni.

In particolare il Collegio ritiene che vada esplicitato quanto segue:

1) Questo circolo didattico, sulla base delle proprie convinzioni pedagogico-didattiche e sulla base delle necessità organizzative, propone ed offre due opzioni entrambe unitarie: una a 27/30 ore ed una a 40. Si tratta di modelli didattici già sperimentati negli ultimi anni sia nelle classi a tempo pieno, sia nelle classi “a modulo”.
Il Collegio ritiene possibile questa decisione anche alla luce della normativa vigente. Se da un lato infatti il decreto 59/2004 indica i segmenti orari differenziati della giornata scolastica (27 ore obbligatorie, 3 ore opzionali, eventuali altre ore, fino a 10, riservate alla mensa e al dopo mensa), la circolare 29/2004, immediatamente successiva, rileva che “i tre segmenti orari rappresentano il tempo complessivo di erogazione del servizio scolastico. Essi non vanno considerati e progettati separatamente, ma concorrono a costituire un modello unitario del processo educativo, da definire nel Piano dell'offerta formativa. Le opzioni delle famiglie, riferite al tempo scuola facoltativo, vanno rese compatibili con i piani dell’offerta formativa”

2) I due modelli offerti dall’istituto, sia quello che prevede le 27/30 ore, sia quello strutturato sulle 40 ore, prevedono, come indicato nel POF, ore di compresenza che vengono utilizzate per attività rivolte al recupero degli alunni in difficoltà, all’integrazione delle bambine e bambini stranieri, al supporto degli interventi educativi nei confronti delle bambine e bambini in situazioni di handicap o di svantaggio, ad esperienze di classe e laboratoriali di arricchimento dell’offerta formativa;

3) L’ “offerta” dei due modelli orari è dislocata nei plessi in risposta alla tradizionale domanda pedagogica e sociale consolidatasi in questi anni. Quindi le famiglie, all’ atto dell’iscrizione, dovranno sapere che potranno trovare il modello a 27/30 ore nella . . . . . . . , mentre potranno usufruire del modello a 40 ore nella stessa scuola  . . . . . . , nella scuola  . . . . . . . e nella scuola  . . . . . . . . L’esplicitazione dell’abbinamento tra la sede scolastica e il modello orario è finalizzata ad evitare la possibilità della formazioni di classi con orari differenziati al proprio interno, che comprometterebbe la scelta didattica unitaria del percorso formativo e porterebbe alla frantumazione del gruppo-classe.

4) L’inserimento delle ore che il decreto 59/2004 indica come non obbligatorie per le famiglie, inquadrate, secondo le linee precedentemente enunciate, all’interno di un modello didattico unitario, non consentirà di leggere, nel modello offerto dall’istituto, una subordinazione di momenti educativi e didattici rispetto ad altri, dal momento che queste ore vengono dal collegio considerate come approfondimento delle tematiche sviluppate nell’insegnamento curriculare. Per esigenze organizzative e in coerenza con la salvaguardia dell’impianto unitario esse avranno una collocazione oraria che non consentirà una loro marginalizzazione all’inizio o alla fine della giornata scolastica. Va anche rilevato che la già citata circolare 29/2004 afferma che “le opzioni delle famiglie, riferite al tempo scuola facoltativo, vanno rese compatibili con i piani dell’offerta formativa”.

 

Il Collegio dei Docenti:

- chiede al Consiglio di Circolo di fare proprie le presenti deliberazioni ed atti d’indirizzo nella consapevolezza che le scelte fatte dal Collegio siano tendenti a salvaguardare gli interessi e le aspettative, proprie di ogni componente della comunità educativa, di una scuola di qualità;

- chiede che le comunicazioni alle famiglie (sia scritte che negli incontri informativi), nonché la predisposizione dei moduli d’ iscrizione, siano coerenti e conseguenti a quanto espresso e deliberato dagli Organi collegiali;

- chiede sia assicurata la richiesta dell’organico necessario ad attuare i modelli didattici ed organizzativi indicati, nella loro piena e qualificata estensione (con 4 ore di compresenza degli insegnanti per le classi a 40 ore e almeno tre per le classi a 27/30 ore) ed auspica che tale richiesta sia congiuntamente sostenuta anche dal Consiglio di Circolo e dal Dirigente scolastico.

 

Mirco Pieralisi e Giovanni Cocchi (Coord. T.P. Bologna)