La scuola italiana non e' morta.
Il rapporto di Fioroni in Parlamento.

da ScuolaOggi dell'1/7/2006

 

Il sistema educativo italiano sta vivendo una fase di difficoltà: le conseguenze delle politiche scolastiche dell’ultima legislatura si sono abbattute su un insieme di criticità irrisolte e su ritardi accumulatisi nel tempo in diversi campi strategici. I colleghi parlamentari e l’opinione pubblica conoscono le indagini internazionali da cui emergono profili non precisamente lusinghieri dei risultati scolastici del nostro paese; e più in generale la notevole distanza che ancora ci separa dai traguardi fissati per il 2010 dalla Conferenza di Lisbona.

Di queste criticità delle più antiche e delle più recenti non intendo, in questa sede, presentare l’ elenco, né sintetico né dettagliato. E neppure attardarmi in una illustrazione delle specifiche responsabilità dei diversi attori; o delle sottovalutazioni di varia natura e di diversa origine, recenti e non recenti, che si sono scaricate su questo sistema così complesso e così delicato, di importanza strategica per la qualità dello sviluppo civile, sociale, economico del nostro paese. L’ attenzione di tutti, e la mia in particolare, oggi deve concentrarsi piuttosto su quello che è necessario e possibile fare, fin da subito e nel corso di questa legislatura.

La relazione di Fioroni il Parlamento del 29 giugno 2006