Religione e portfolio. Craxi ci salva dalla Moratti. di Rodolfo Marchisio da Pavone Risorse del 6/2/2006
La sentenza Come noto il Tar del Lazio, con una ordinanza (protocollo n. 742/2006) ha sospeso l'applicazione della circolare n. 84 del 10 novembre scorso emanata dal ministero dell'istruzione in seguito a ricorso dei COBAS e di Associazioni di genitori.
In particolare, si legge nel documento,
"il ricorso non pare 'prima
facie' manifestamente infondato con riferimento al terzo profilo di
gravame, concernente le biografie dell'alunno, e al quarto
profilo di gravame, relativo all'insegnamento della religione
cattolica nell'ambito delle materie curriculari".
Quindi la decisione del Tar, nell'ordinare l'annullamento, previa sospensione dell'esecuzione, della circolare n. 84, ha precisato i due motivi che giustificano l'urgenza dell'intervento. Il Tribunale ha valutato negativamente innanzitutto la sezione C del portfolio, ossia quella parte nella quale sono raccolti i dati relativi alla vita dello studente. Secondo i magistrati amministrativi, così come è definito lo strumento, si rischia di violare la privacy dello studente, attraverso la raccolta di informazioni del tutto ininfluenti ai fini della valutazione del rendimento. Ma è soprattutto la previsione che la religione cattolica concorra alla media utile ai fini della promozione che non è ammissibile.
I riferimenti normativi sulla religione Il Tar richiama quanto invece previsto dall'articolo 309 del Testo unico sulla scuola (decreto legislativo n. 297/1994), che esclude che la materia possa fare media per il voto finale. Una previsione di legge che non può essere modificata, secondo i magistrati, attraverso una nota circolare. Il rendimento in religione cattolica, dunque, dovrebbe tornare a essere annotato in una scheda a parte. E, comunque, non conteggiato nel giudizio finale. Mentre i sindacati hanno puntato il dito contro la mancanza di un quadro normativo completo che giustificasse l'introduzione del portfolio attraverso una semplice circolare ministeriale. L'anomalia , secondo i Cobas, è che "la valutazione dell'insegnamento della religione cattolica venga inserita in un unico documento unitamente agli altri curriculi, nonostante sia una materia facoltativa". E questo, secondo i coordinamenti dei genitori, avrebbe potuto portare a discriminazioni. La religione infatti, attualmente viene valutata in un documento a parte per garantire la privacy, ma anche perché così si è deciso nel Concordato Stato-Chiesa.
"La nuova scheda di
valutazione,
inoltre -
continua l'accusa -
non ha fondamenti
giuridici perché non è stato mai emanato il relativo decreto".
I riferimenti normativi sul portfolio delle competenze. Il portfolio, potrebbe non avere alcuna ragione di esistere, secondo l'accusa, perché non è stato mai menzionato all'interno delle leggi approvate in Parlamento (né nella Legge di riforma 53/03 né dal decreto legislativo applicativo 59/04). L'unico documento nel quale si trova è l'Indicazione nazionale transitoria, allegata al decreto legislativo 59/04, che non è mai divenuto però un Regolamento.Alcune osservazioni La gatta frettolosa (di fare tutto,anche se male, prima di andare via) ha partorito i gattini…. L’arroganza di imporre le cose calpestando le norme e le procedure, ma soprattutto i I nodi Non è solo portfolio e scheda: tutta la Riforma è una velleitaria e forzosa incongruenza normativa. La volontà del Ministro Come detto anche per la privacy nel portfolio, Per la Moratti, un ragazzo poteva, in seconda media, essere bocciato se aveva Peccato, come già scritto e come sottolinea anche Vertecchi (La Repubblica 3/2/2006), c Forse i giudici del TAR saranno accusati di essere toghe rosse al servizio di…. Ci
sarà sicuramente un ricorso. Quello che conta è quello che fanno e
faranno le Scuole, con buon senso e rispetto dei diritti fondamentali
dei minori e delle famiglie. E’ un po’ buffo (notava Albertini) che dalla violazione del diritto alla riservatezza, dall’integralismo forzato della Moratti e del Governo, ci salvi, attraverso i ricorsi dei COBAS ed il buon senso di giudici, famiglie e scuole…. il Concordato di Craxi. Vuol dire che, dal punto di vista dei diritti e della laicità, oggi, coi suoi ex-amici, si sta ancora peggio di allora! E’ una cosa che mi fa riflettere molto….
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