Gilda - Centro
di Coordinamento degli Studi 

 

Le abrogazioni della riforma..

 di Bruno Telleschi, dal Centro Studi della Gilda, 26/2/2006

 

Un primo elenco di abrogazioni della riforma Moratti, con particolare riguardo al primo ciclo, comprende le parti che offendono più gravemente la dignità della scuola e degli insegnanti.

 

Continuità didattica

1.  legge 28.3.2003 n. 53 art.3 c.1 sub a: “una congrua permanenza dei docenti”

2. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.11 c.7: “la permanenza dei docenti nella sede di titolarità”

Dopo aver abolito  la servitù della gleba non si può tollerare la servitù della cattedra.

 

Convivenza civile

3.   legge 28.3.2003 n. 53 art.2 c.1 sub f: “Convivenza civile”

4.   dlgs 19.2.2004 n. 59 art.5 c.1 (primaria): “Convivenza civile”

5.  indicazioni nazionali allegato C (primo grado) vincoli e risorse 4: “Convivenza civile”

Non si può ridurre l’educazione alla banalità della buona educazione.

 

Esame di stato conclusivo (ex maturità)

6. legge 28.3.2003 n. 53 art.3 c.1 sub c: “prove predisposte e gestite dall’Invalsi”

Non si può delegare all’esterno la valutazione interna: la predisposizione delle prove d’esame spetta al sistema scolastico.

 

Famiglie

7. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.7 c.2 (primaria): “tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie”

8.  dlgs 19.2.2004 n. 59 art.10 c.2 (primo grado): “tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie”.

Nell’organizzazione delle attività facoltative le scuole non possono essere obbligate a rispettare le richieste delle famiglie.

 

Formazione degli insegnanti

9.   legge 28.3.2003 n. 53 art.5 (Formazione degli insegnanti)

10. dlgs 17.10.2005 n. 227 (Formazione degli insegnanti)

Non si può delegare all’università la formazione degli insegnanti: l’abilitazione e il ruolo spettano agli insegnanti (ordine professionale o altro).

 

Lingue straniere

 

11.  legge 28.3.2003 n. 53 art.2 c.1 sub f : “una lingua dell’Unione Europea”

12.  dlgs 19.2.2004 n. 59 art.9 c.1: “una seconda lingua dell’Unione Europea”

13.  dlgs 17.10.2005 n.226 art.25 (Insegnamento dell’inglese e della seconda lingua comunitaria)

Non si può limitare lo studio delle lingue straniere alle lingue comunitarie né tantomeno all’inglese.

 

Obiettivi specifici di apprendimento

14. indicazioni nazionali allegato B (primaria) e allegato C (primo grado) sezione obiettivi specifici di apprendimento per le classi

La meticolosa rassegna delle conoscenze e delle abilità  esprime il delirio della pedagogia e l’ossessione delle legge: gli allegati non possono contenere vincoli didattici né organizzativi che limitano la libertà degli insegnanti.

 

Passerelle

15. legge 28.3.2003 n. 53 art.2 c.1 sub i: “mediante apposite iniziative didattiche”

La possibilità di cambiare indirizzo o di passare dalla formazione professionale ai licei deve essere garantita dagli esami di integrazione che non possono essere sostituiti con i corsi di recupero e sostegno.

 

Portfolio

16. indicazioni nazionali allegato A (infanzia), allegato B (primaria), allegato C (primo grado): “il portfolio delle competenze individuali”.

La dilatazione della valutazione (valutare di più e meglio) non ha alcuna utilità didattica.

 

Quote regionali

17. legge 28.3.2003 n. 53 art.2 c.1 sub elle: “una quota, riservata alle Regioni”

18. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.3 c.1 (infanzia): “quota riservata alle regioni”

19. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.7 c.1 (primaria): “quota riservata alle regioni”

20. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.10 c.1 (primo grado): “quota riservata alle regioni”

Le regioni non possono interferire nei curricoli e nei programmi delle scuole.

 

Selezione

21. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.8 c.2 (primaria): “in casi eccezionali”

22. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.11 c.3 (primo grado): “in casi motivati”

Non occorre specificare che gli insegnanti bocciano solo in casi eccezionali o motivati: è ovvio.

 

Tutor

23. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.7 c.5 (primaria): “tutorato degli allievi”

24. dlgs 19.2.2004 n. 59 art.10 c.5 (primo grado): “tutorato degli alunni”Contro la figura gerarchica del tutor che coordina le attività educative e didattiche degli insegnanti occorre ristabilire la libertà individuale.