Note a margine sul TFA
dal
MIUR,
8.5.2012
A proposito del TFA il
Ministero comunica quanto segue:
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Il primo corso di
TFA, bandito con decreti rettoriali del 3 maggio u.s.,
nell’osservanza delle norme contenute nel D.M. n. 249/2010, sarà
attivato con la preselezione nazionale nelle date già fissate e
proseguirà secondo le modalità e i tempi fissati da ciascuna
Università, indipendentemente dal diverso percorso abilitante
previsto per i docenti con 36 mesi di servizio, laureati ma
senza il possesso della prescritta abilitazione. Tali percorsi,
infatti avranno tempi e modalità di espletamento diversi dai
primi, dovendosi procedere ancora alla stesura del provvedimento
amministrativo di istituzione dei suddetti percorsi e di
individuazione degli aventi titolo, oltre all’acquisizione
preventiva delle prescritte autorizzazioni e consensi.
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La procedura per i
docenti con 36 mesi di servizio sarà costituita da un percorso
formativo e da un esame da sostenere e superare per conseguire
l’abilitazione. Tale procedura fa eccezione alla logica
programmatoria cui è improntato il TFA disciplinato dal D.M.
n.249 ma cerca di dare risposta all’esigenza di regolarizzare la
situazione di migliaia di persone che hanno permesso negli
ultimi anni alle scuole statali e paritarie di funzionare
nonostante l’assenza di abilitati.
Ove si trascurasse questa emergenza, potremmo incorrere, oltre
che in un aggravamento della presenza di non abilitati nella
scuola, in probabili sentenze di condanna dell’Amministrazione a
dare attuazione al D. Leg.vo 9/11/2007 n. 206 che, in esecuzione
della direttiva comunitaria 2005/36 CE, relativa al
riconoscimento delle qualifiche professionali, fa discendere il
riconoscimento dell’abilitazione anche all’effettivo svolgimento
dell’attività professionale per almeno tre anni sul territorio
dello Stato membro in cui è stato conseguito o riconosciuto il
titolo di laurea, previo apposito percorso di abilitazione.
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Contrariamente a
quanto previsto dalla precedente legge n.124/99 secondo la quale
il conseguimento dell’abilitazione comportava l’automatica
inclusione nelle graduatorie permanenti (oggi GAE), allo stato
della normativa vigente (l. Finanziaria n.244/2007 art.2 comma
416) l’abilitazione che si consegue a seguito della frequenza
del TFA o dei corsi di laurea in Scienza della formazione
primaria rappresenta solo la conclusione del percorso di
formazione iniziale dell’insegnante e costituisce il presupposto
per la partecipazione alle procedure concorsuali. Abilitarsi,
dunque, non significa diritto al posto e quindi non significa
neppure aggravio della spesa pubblica.
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Relativamente ai
prossimi concorsi, abbiamo attivato la procedura per bandire un
concorso a cattedre per abilitati, limitatamente alle classi di
concorso ed alle Regioni in cui vi siano posti effettivamente
vacanti, che si svolgerà presumibilmente nell’a.s. 2012-2013,
secondo la normativa vigente. I posti disponibili per questo
concorso corrisponderanno, ovviamente, al 50% della totalità e
saranno assegnati ai vincitori a partire dall’a.s. 2013-14.
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Contemporaneamente
stiamo lavorando alla predisposizione del nuovo regolamento sul
reclutamento previsto dall’art. 2 comma 416 della l. 244/2007
che introdurrà modalità innovative, attualmente allo studio.
Subito dopo l’approvazione del suddetto regolamento,
presumibilmente nella primavera prossima, sarà bandito un nuovo
concorso cui avranno accesso tutti gli abilitati, ivi compresi
quelli del TFA.
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La normalizzazione
del sistema si avrà solo conservando le graduatorie ad
esaurimento nella loro struttura attuale fino all’effettivo
esaurimento e rispettando la ciclicità dei concorsi, le cui
graduatorie avranno validità solo per il numero dei posti messi
a concorso.
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Si è appena
completato il riesame delle classi di concorso che ne ha
prodotto un notevole snellimento, più funzionale alla gestione
ed allo sviluppo della moderna scuola dell’autonomia. Il
regolamento che deve recepire le nuove classi di concorso,
dall’iter particolarmente complesso, entrerà in vigore dal
2013-14 e se ne terrà conto nel bando concorsuale della prossima
primavera.
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