Stop alle “sezioni primavera”. di Anna Teresa Paciotti da Studio Legale LAW del 3.3.2008
Niente avvio delle “sezioni primavera”. E’
mancato l’accordo Stato Regioni. Manco a dirlo chi ha fatto saltare
l’accordo ? La Delegata della Regione Lombardia la quale ha chiesto
la gestione diretta, da parte delle Regioni, delle risorse
finanziarie destinate al sistema scolastico. Per l’ano scolastico
2008 – 2009, pertanto, la sperimentazione non si avvierà. Il Vice
Ministro alla Pubblica Istruzione, Mariangela Bastico, in proposito
ha rilasciato la seguente dichiarazione : “È grave che si cerchi di
impedire il proseguimento di una positiva sperimentazione di un
servizio educativo per quasi 20mila bambini dai 2 ai 3 anni,
servizio su cui si è avuto da subito un alto e diffuso gradimento da
parte delle famiglie e dei soggetti gestori”. Per parte sua la CGIL
aveva chiesto che, per i docenti impegnati in tali attività, non si
stipulassero contratti di collaborazione, ma contratti di supplenza.
Tuttavia in merito alla posizione assunta dalla Regione Lombardia,
anche la CGIL ha espresso un parere negativo affermando che la
decisione assunta dalla Regione è molto grave in quanto lascia senza
alcuna prospettiva di servizio scolastico alcune decine di migliaia
di bambine e bambini. A riguardo, il sindacato ha chiesto un
intervento urgente del Ministro. Infatti, il progetto, secondo
quanto dichiarato anche dal Vice Ministro, ha colto importanti
bisogni educativi dei bambini e delle famiglie, molto diffusi in
ogni territorio, nelle grandi città come nei piccoli Comuni.
Continuare la sperimentazione è pertanto necessario e per questo
motivo il Ministero della Pubblica Istruzione ha incrementato le
proprie risorse dedicate al progetto, passando dai 10 milioni di
euro del 2007 ai 19 milioni del 2008, mentre il Ministero della
Famiglia ha confermato il proprio finanziamento di 10 milioni di
euro”. Noi riportiamo le perplessità che avevamo già manifestato in
un precedente articolo. Dall’asilo nido, ora con le sezioni
primavera e la scuola dell’infanzia. I bambini appena nati vengono
assegnati ad altri. Perché ? Perché mamma e papà debbono lavorare.
Le mamme e i papà debbono lavorare non per soddisfare i bisogni
primari della vita, ma per soddisfare i bisogni indotti dalla
società. Una bella casa con tutti i confort, gli ultimi ritrovati
della tecnologia, l’ultimo modello di auto etc. Ma siamo proprio
sicuri che siano questi i “valori” che contano ? Il Ministro Bindi
ha parlato delle sezioni primavera come ciò che rende possibile la
concreta attuazione dei diritti dei bambini e delle bambine. Ma il
primo diritto dei bambini e delle bambine è quello di avere una
famiglia che si occupa di loro, non svegliandoli all’alba per
portarli alle sezioni primavera. Tutto da rifare Ministro. Ci
spiace. Si poteva provvedere in altro modo, ad esempio prevedendo
congedi di maternità e paternità più lunghi. Ma non si può fare,
perché andrebbe a discapito della “produttività”. Allora diciamo le
cose come stanno e non ci nascondiamo dietro un dito. Le sezioni
primavera non sono fatte per rispettare i diritti dei bambini, ma
quelli di una società di lavoratori. |