Infortuni sul lavoro. di Rino di Meglio, 9/9/2005
“Solo pochi insegnanti sono coperti dall'assicurazione Inail.” Centinaia di migliaia di docenti non sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro e non lo sanno neppure, anche moltissimi dirigenti e impiegati delle scuole non sono a conoscenza della realtà. Un utile "repertorio" di norme scolastiche, nel riportare le notizie sull'assicurazione contro gli infortuni, scrive erroneamente che tutti i docenti sono assicurati presso l'INAIL per gli incidenti "in itinere" (percorso casa lavoro e viceversa). Il pezzo porta la firma di uno stimato ed autorevole esperto (l'errore non muta il valore né della persona né della pubblicazione, tutti possono sbagliare). La realtà è ben diversa, solo poche categorie di docenti sono assicurate presso l'INAIL: - quelli che per la loro attività fanno uso, in modo non occasionale, di macchine elettriche, elettroniche o computers, o frequentano laboratori in cui sono presenti le suddette macchine; - quelli che sono adibiti per esperienze "tecnico scientifiche"; - esercitazioni pratiche; - esercitazioni di lavoro e viaggi di istruzione (purchè rientranti nella programmazione del POF); - educazione fisica e motoria ed attività di sostegno; Tutti i docenti adibiti nei campi di attività di cui sopra sono integralmente coperti dall'assicurazione INAIL, anche per gli infortuni in itinere. E' chiaro quindi come la stragrande maggioranza di docenti non sia assicurata. Nonostante la Costituzione (articolo 38) preveda l'obbligo, per i datori di lavoro, di assicurare i dipendenti dagli infortuni, lo Stato, per una parte non piccola dei propri dipendenti, fornisce ancora una volta un pessimo esempio. Chi scrive ha tentato di sollevare il problema in sede di Contratto nazionale, ma per la verità (forse a causa della diffusa scarsa conoscenza del problema) non ha trovato nessun sostegno dagli altri sindacati. Peggio di tutti stanno i precari che, se subiscono un infortunio sul lavoro, superati i periodi di assenza per malattia previsti dal contratto, vengono addirittura licenziati. La maggioranza degli insegnanti sono tutelati, in caso di incidente in servizio, ancora dalle antiche norme sull' "equo indennizzo" e, nei casi gravi, di "pensione privilegiata". Devono, nel temine perentorio di sei mesi, denunciare l'incidente ed essere poi sottoposti a visita presso la Commissione medica di verifica. Tali procedure consentono di ottenere il rimborso delle spese mediche e, nei casi più gravi, un modesto indennizzo. Speriamo che prima o poi qualche ricorso arrivi in sede di Corte Costituzionale e faccia giustizia di queste inique disparità.
Rino Di Meglio |