Tar Lombardia (Brescia) - Sentenza n. 4056-2010 Natura e finalità della discrezionalità in materia di valutazioni scolastiche - corretta formulazione di griglie. La corretta formulazione delle griglie di valutazione è materia di discrezionalità tecnica, che può senz'altro essere contestata dinanzi al giudice amministrativo, ma soltanto nel caso in cui la decisione amministrativa sia stata incoerente, irragionevole o frutto di errore tecnico.
Il sindacato giurisdizionale in
materia di valutazioni scolastiche, indirizzate non a selezionare i
più meritevoli in base a parametri preordinati, come nelle prove
concorsuali, ma a garantire un'efficace formazione dei giovani,
secondo le finalità proprie dell'istruzione pubblica, è aspetto
delicato. Dette finalità, infatti, possono configurare la non
ammissione alla classe superiore non come soccombenza rispetto ad
altri soggetti, né come giudizio in assoluto negativo, ma come
riconoscimento della necessità che alcuni singoli scrutinati
rafforzino le proprie cognizioni di base, per affrontare senza
sofferenza e maggiori possibilità l'ulteriore corso degli studi.
Correlativamente l'interesse degli allievi e dei genitori, esercenti
la patria potestà, deve identificarsi non nel perseguimento in ogni
caso della cosiddetta promozione, ma nel corretto esercizio della
potestà pubblica, finalizzata alla migliore possibile formazione
culturale degli studenti. |