Documento sulla PROPOSTA di legge

DI RIFORMA DELLO STATO GIURIDICO DEI DOCENTI

(T.U. 4091)

dall'Assemblea Nazionale dei Delegati della Gilda, Fiuggi 27/11/2004.

 

La GILDA degli Insegnanti rifiuta la logica della proposta di legge di riforma dello stato giuridico dei docenti (testo unificato 4091) che utilizza in modo strumentale alcune proposte storiche dell’Associazione, quali l’area contrattuale separata, l’istituzione di organismi tecnici di autogoverno per introdurre elementi di gerarchizzazione all’interno della professione docente.

Nel merito si rileva che:

1.       La scelta di una chiamata diretta dei docenti da parte delle scuole (che di fatto si riduce in una chiamata diretta da parte del dirigente scolastico) rappresenta un grave attacco alla libertà di insegnamento e l’inserimento di un ulteriore elemento clientelare e di “feudalizzazione” della scuola italiana. Non si capisce a questo punto per quale ragione gli estensori della legge, operando con coerenza, non propongano anche la chiamata diretta dei dirigenti scolastici.

2.       L’introduzione di una carriera fondata sull’acquisizione di “titoli in servizio”, la maggior parte dei quali da conseguire a proprie spese presso istituzioni accademiche, svela lo scandaloso mercimonio congegnato per far guadagnare qualche posizione nelle graduatorie permanenti ai colleghi precari che dopo anni di esperienza sul campo hanno ben altri titoli da vantare.

3.       L’istituzione di fasce di merito ad accesso limitato sulla base di valutazioni effettuate da commissioni “miste” (dirigente scolastico, ispettori, docenti esperti, genitori e studenti) istituite presso le singole scuole introducono ulteriori elementi clientelari e di disturbo rispetto alla libertà di insegnamento del singolo docente.

4.       Riguardo all’istituzione di una vice-dirigenza scolastica si ritiene che tutti gli incarichi riguardanti la direzione e il coordinamento delle scuole debbano essere di natura elettiva e limitati nel tempo: e questo vale in particolar modo anche per il dirigente scolastico. Tali soggetti devono essere individuati, così come avviene nelle Università, all’interno del Collegio dei Docenti e devono, seppure in misura molto ridotta, continuare a svolgere attività di insegnamento.

5.       La funzione ispettiva non può aver carattere permanente: deve essere anch’essa limitata nel tempo e permettere all’insegnante che svolge tale ruolo di tornare successivamente ad insegnare per non perdere il contatto diretto con gli studenti.

6.       Gli organismi tecnici di autogoverno devono essere composti esclusivamente da docenti in servizio eletti su liste nazionali e regionali: non è ammissibile la presenza di elementi esterni alla categoria dei docenti. Il tentativo di inserire presunte associazioni professionali che, salvo rare eccezioni, oggi contano numeri esigui di iscritti appare dettato da logiche clientelari avulse da ogni contesto democratico.

7.       A tali organismi, in analogia con altri di natura tecnico-rappresentativa, devono essere demandati compiti di:

·         Individuazione delle modalità di accesso alla professione docente.

·         Interventi di carattere propositivo e consultivo sugli ordinamenti scolastici.

·         Interventi di carattere disciplinare.

 

In relazione a quanto su esposto, GILDA degli Insegnanti ravvisa la necessità di momenti e occasioni di confronto e di discussione, interni ed esterni all’Associazione, e impegna i Dirigenti nazionali, regionali e provinciali ad organizzare in forme autonome e coordinate:

·         Seminari di studio, in ragione di almeno uno per Regione.

·         Convegni mirati a rilanciare e rendere pubbliche le proposte dell’Associazione.

·         L’apertura di canali di confronto politico trasversali.

 

Chiede inoltre:

ð    Lo stralcio dell’organismo rappresentativo della Docenza, per il quale si richiede l’immediata realizzazione con atto legislativo preliminare alla definizione dello stato giuridico.

ð    La configurazione dell’area contrattuale separata per la docenza.

ð    La figura del Preside elettivo con il contemporaneo spostamento della Dirigenza nell’ambito gestionale su base territoriale.

 

Fiuggi 27 novembre 2004