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Esiste davvero la civiltà
scilipotamica?
Astolfo sulla Luna, 5.2.2012
Apprendiamo che uno dei mille - con
la minuscola non come quelli della spedizione che fece l’Italia,
piuttosto di quelli che la stanno mandando in rovina - manda alcuni
sosia agli importanti appuntamenti ai quali viene immancabilmente
invitato, in quanto è stato privato della scorta. Dunque, sarà lui o non
sarà lui, e se non è lui, dove si trova il vero lui ora? Così è la
fiorente civiltà di cui certamente lo sfuggente deputato è uno dei
massimi esponenti, tanto che dallo stesso prende il nome.
Sbocciata sopra il bello stivale
allungato nel pieno del Mediterraneo, sembra aver preso piede una delle
civiltà più mirabolanti del ventunesimo secolo: la civiltà scilipotamica,
dal nome di un fino ad un anno fa anonimo “peone”, assurto agli onori
della cronaca per avere responsabilmente salvato uno dei governi più
indaffarati della storia patria.
Caduto quel governo, l’ispiratore
di questa fantasmagorica civiltà si distingue ora per le sue domenicali
dichiarazioni, prima paragonando le lesbiche ai ladri, poi dichiarando
guerra alle banche ed ai circoli occulti che le governano, indi in nuove
e sempre fondamentalissime esternazioni, una delle quali annuncia la
morte della democrazia parlamentare in occasione dell’insediamento del
successore governo cosiddetto tecnico. In ogni modo sempre mostrando di
avere a cuore non solo i soldi ma anche la morale degli italiani, che
cerca di tenere alta accompagnandosi con fanciulle forse virtuose ma
sicuramente vistose.
Ma il riconosciuto leader di questa
nascente stupefacente civiltà non è solo, come ci mostrano le decine di
canali della televisione digitale che mandano in onda a tutte le ore
programmi culturali sulle vicende che accadono in case abitate e/o
salotti frequentati da persone di tutte le età e di tutte le classi
sociali, alternati ad interviste a politici ed opinionisti che
sottolineano come tali programmi favoriscano la mobilità sociale del
nostro paese, il tutto condotto da solerti “giornalisti” col sorriso
sulle labbra e la battuta compiacente. E non sappiamo ancora se lo
Stato, nonostante il periodo di crisi finanziaria, finirà per
organizzare gratuitamente un gigantesco “concorso di bellezza” per
moltiplicare questi preziosi canali televisivi, garantendone la
proprietà ai soliti noti e quindi l’elevata qualità di sempre. Dunque,
esiste o non esiste questa favolosa civiltà scilipotamica?
E, a proposito di crisi
finanziaria, come non ricordare gli sforzi della classe politica tutta
nel venire incontro ai sacrifici richiesti ai cittadini meno abbienti da
parte di un governo tecnicamente perfetto: gli era stato richiesto di
decurtare le loro già magre prebende, hanno risposto istituendo una
commissione di studio per paragonarle a quelle dei loro omologhi in
Europa, così da stabilire se magari i sacrifici dovessero farli i
politici tedeschi. Alla fine hanno deciso che le loro magre prebende
venissero decurtate di ben 700 Euro netti al mese, girocontando tale
risparmio nel capitolo delle pensioni sociali, in modo da beneficiare
altri mille cittadini indigenti con 700 Euro lordi mensili. Ma allora
esiste questa munifica civiltà!
Anche taxisti, farmacisti e
camionisti si sono ultimamente prodigati per venire incontro con le loro
già risicate tariffe ai bisogni della popolazione tutta, per non parlare
delle gloriose professioni intellettuali di cui è pieno il Parlamento
stesso. Hanno tutti accettato di buon cuore le liberalizzazioni, senza
alcuna protesta dentro e fuori Montecitorio, alcun minimo blocco
stradale, specialmente nel meridione collaborando al rigoglioso sviluppo
della Scilipotamia.
Per non scontentare alcuni partiti
che appoggiano questo governo è stata reintrodotta una tassa sulle
ricchezze immobiliari ma senza esagerare nell’individuarle, soprattutto
se molto consistenti o detenute all’estero, mentre per non scontentare
altri partiti che appoggiano sempre questo governo è stata innalzata –
ma non troppo – l’età di pensionamento dei lavoratori, e specialmente
delle lavoratrici, le quali, come sappiamo, guadagnano ben di più dei
loro colleghi uomini e a casa non fanno nulla. Quale altro paese avrebbe
saputo far di meglio per risanare le finanze di un paese che le
precedenti civiltà avevano rovinato?
Ma perché tutto questo civile gran
daffare nella ricca Scilipotamia? Di certo non per farsi comandare da
qualche barbaro che dalle nebbie del Nord guarda con invidia il nostro
bello stivale, sempre bagnato dal sole e, qualche volta, dalle
alluvioni. Infatti, con gran disprezzo dei mercati finanziari
internazionali, le banche del paese che ha inventato la banca, hanno
fatto un bel regalo di Natale a tutti gli scilipotamici, minacciando di
non comprare i titoli di Stato, i quali son stati premiati con uno
spread superiore del 5% rispetto ai titoli della grigia Germania: si
preannuncia il botto di capodanno, con il ritorno alla beneamata Lira.
Ma le invidiose pressioni delle altre civiltà, inferiori per
raffinatezza e cultura, hanno costretto il governo a concedere ai nostri
poveri banchieri un piccolo aiuto per uscire dalla crisi di fiducia in
cui incolpevoli erano finiti, innescando così una discesa dello spread.
Si capisce da questo che il giovane virgulto di questa nuova civiltà
deve essere protetto dalle prepotenze delle arcigne e tristi civiltà
barbariche che non hanno alcun futuro.
E, a proposito di futuro, quale
meravigliosa finezza definire sfigati i nostri giovani che a 27 anni
studiano ancora, quale creatività tenere aperte le scuole per i nostri
bambini senza far lezione così da permetter loro di giocare di più con
la neve, venuta abbondante a festeggiare il nostro nuovo stile di vita,
che sicuramente farà proseliti.
Speriamo che l’eroe ispiratore di
questa nuova grande civiltà non si nasconda perché gli imitatori già
compaiono numerosi, ma continui a spargere la sua sapienza nel paese, in
modo da impedire che il rinnovamento morale avviato con così gran forza
non venga bloccato da quei corrotti e lascivi perdigiorno che arrivano
da tutti i continenti.
5 febbraio 2012
Astolfo sulla Luna
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