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In Italia la Settimana
Santa viene dopo la Befana
Astolfo sulla Luna, 14.1.2011
Durante questa settimana il principio della contrattazione collettiva -
vitale conquista sociale della nostra democrazia - viene messo a dura
prova dalle “esigenze della globalizzazione” e dal referendum tra gli
operai torinesi della FIAT; ciò mentre i cittadini continuano ad
assistere attoniti a un mercato politico a base di compravendita di
parlamentari e traccheggiamenti fra falsi nemici e pseudo alleati; come
se non bastasse la suprema Corte è costretta nuovamente a puntualizzare
che il principio di eguaglianza di fronte alla legge – fondamento di
tutti gli stati liberali – è valido anche in Italia. In questa
“settimana di passione” dicevamo, continuano le “grandi manovre” sul
fronte scuola.
Leggiamo sul sito dell’Associazione Nazionale Presidi che la
sperimentazione sulla valutazione delle scuole e dei docenti, pienamente
condivisa dall’organismo rappresentante dei DS fin dal suo annuncio nel
luglio dello scorso anno, “si inserisce in una logica di graduale
applicazione della normativa su performance e merito ex D. Lgs. n.
150/09 alle scuole, che non ne sono affatto escluse, come da alcuni
erroneamente si afferma” (rectius affermato, ndr). La posizione dei DS è
quindi netta, nonostante le perplessità suscitate da un intervento
legislativo che invade la sfera della contrattazione.
Il comunicato parla poi di un “mix di buone pratiche che i due progetti
si propongono di adottare, integrandole fra loro: autovalutazione di
istituto e individuale, valutazione degli apprendimenti degli studenti,
valutazione da parte dell’utenza, etc.” Poiché “le sperimentazioni
prendono le mosse dalla necessità di individuare criteri e strumenti per
costruire un sistema di valutazione nazionale” (sottolineatura
aggiunta), siamo andati a cercare nelle schede allegate traccia di tali
criteri e strumenti, ossia come vengono definiti qualità e merito e
quali metodiche si adottano per certificarne il possesso.
Innanzitutto scopriamo che la sperimentazione del progetto sul “merito
oggettivo” (leggi valutazione delle scuole), inizialmente riservata a
Pisa e Siracusa, viene estesa a Cagliari, mentre quella sul “merito
soggettivo” (leggi valutazione docenti), inizialmente riservata a Napoli
e Torino, viene estesa a Milano. Non capiamo se tali modifiche dipendono
da esigenze di estensione del campione statistico di scuole coinvolte, o
da motivazioni meno “nobili”. Quanto alla prima sperimentazione, essa è
basata sui test Invalsi e su un non meglio specificato Team di
Valutazione, quindi la sua oggettività è legata ai criteri di
definizione piuttosto artigianali utilizzati per costruire le prove
Invalsi, nonché alle difficoltà concrete della loro costosa
somministrazione: appare quindi quantomeno azzardato pubblicare dopo tre
anni, pur sotto l’egida della Fondazione Agnelli, una graduatoria di
merito delle scuole in base alla quale fra l’altro erogare 2/3 del
premio previsto.
Se la valutazione delle scuole sembra ormai un fatto ineluttabile (al
quale per logica dovrebbe venir agganciato lo stipendio del “manager
scolastico”), è quella sui singoli docenti che mostra la pervicacia
della Ministra nell’attuare la sua visione riduzionista dell’istruzione.
Leggiamo che fra le scuole che avranno volontariamente aderito (scadenza
prorogata al 7 febbraio, si vede che finora erano distratte), per ogni
città ne verranno sorteggiate 15 (inizialmente erano 20) stratificate
per ordini e gradi (4 scuole primarie, 4 scuole secondarie di primo
grado, 3 licei, 2 istituti tecnici e 2 istituti professionali).
Indi nelle scuole vincitrici verrà costituito il nucleo di valutazione,
formato da due docenti di ruolo in servizio nella scuola da almeno tre
anni eletti dal collegio docenti, più ovviamente il DS. I docenti
“probiviri” non dovranno avere alcun vincolo di parentela o altra
incompatibilità (di carattere?) con i candidati al merito e, non potendo
partecipare alla selezione riceveranno un compenso pari alla metà del
premio. Il nucleo di valutazione verrà completato da un esperto del MIUR,
con diritto di parola ma non di voto e dal genitore che presiede del
Consiglio di Istituto in qualità di osservatore. I docenti almeno al
terzo anno di servizio di ruolo nelle scuole vincitrici si potranno
candidare volontariamente e segretamente (avete letto bene: le
candidature non sono rese pubbliche) per concorrere al premio. Per far
ciò, essi dovranno compilare un sintetico CV e un documento di
autovalutazione professionale, redatto su un formato predefinito (basato
sul profilo professionale docente, ex art. 27 CCNL scuola del 2006) e
presentarli al nucleo di valutazione che acquisirà inoltre in forme
strutturate dati dell’utenza ed altri dati puntuali (?), con garanzie di
riservatezza.
In base alla relazione individuale prodotta dal nucleo di valutazione
con i dati raccolti verranno selezionati i docenti (non più del 20% tra
quelli che hanno presentato domanda) che riceveranno una specie di
quattordicesima annua, cioè un premio una tantum pari ad una mensilità
di stipendio. Il progetto sul merito soggettivo non prevede graduatorie,
bensì che venga pubblicato l’elenco alfabetico dei premiati. È prevista
alla fine della sperimentazione triennale una costosa validazione
mediante un questionario indirizzato a tutti i docenti della scuola
(candidati e non) e all’utenza e soprattutto con una ricerca esterna
affidata alla Fondazione per la scuola della compagnia di San Paolo e
all’associazione Treellle che impiegheranno strumenti di controllo tra
cui test standardizzati sugli apprendimenti degli allievi, indicazioni
di esperti esterni, focus group con docenti e dirigenti, analisi di
clima nella scuola.
In sintesi sembra che il progetto
destini gran parte delle risorse per definire ex-post i criteri per la
valutazione della qualità e del merito, mentre le metodologie impiegate
nel corso della sperimentazione per rilevare il merito appaino piuttosto
macchinose e oltremodo soggettive per non dire reticenti. Speriamo non
sia troppo tardi per augurarci una diversa destinazione di questi
“risparmi” ottenuti passando sopra la scuola con il tosaerba di
Tremonti.
14 gennaio 2011
Astolfo sulla Luna
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