I provvedimenti della Buona Scuola slittano a martedì prossimo
Rinvio deciso nel Consiglio dei Ministri di oggi
Tuttoscuola,
3.3.2015
Al termine del Consiglio dei Ministri, il premier ha tenuto a Palazzo Chigi una conferenza stampa in cui ha sintetizzato le decisioni assunte.
L’esame del ddl è stato rinviato ad un prossimo Consiglio dei ministri. Per Renzi la «polemica su Dl o Ddl è surreale». «Oggi la Giannini ha introdotto il testo che martedì prossimo passerà: sarà l’inizio dell’esame che verrà completato nel primo Cdm utile».
«Noi facciamo un assist al Parlamento: martedì approviamo il Ddl e poi il Parlamento dovrà decidere come procedere su un percorso serrato e sereno - ha sottolineato il premier- ma non con un eventuale ostruzionismo che blocca l’immissione in ruolo del personale in graduatoria e di quelli che sono i vincitori di concorso e titolati ad entrare di far parte della comunità dei docenti».
Renzi ha ribadito: «Noi siamo pronti, martedì 10 il testo viene vidimato e licenziato, andrà al Parlamento che ha il tempo sufficiente».
Ha aggiunto ancora: «Non c’è nessun passo indietro» e «non c’è alcun rischio che slittino le assunzioni». «Sulla riforma della scuola - assicura - c’è 1 miliardo messo da parte, che diventano 3 miliardi nel 2016».
Questo il comunicato stampa di Palazzo Chigi:
“La Buona Scuola”: le linee guida della riforma
Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha presentato al Consiglio dei Ministri le linee guida della riforma che prende il nome di “La Buona Scuola”. Il punto di partenza per la composizione del testo - che verrà approvato nel prossimo Consiglio dei Ministri - sono i risultati raccolti sul rapporto pubblicato sul sito labuonascuola.it dal 15 settembre 2014 al 15 novembre 2014 grazie agli 1.800.000 partecipanti alla consultazione on-line e off-line, i 2040 dibattiti e il coinvolgimento del 70 per cento delle scuole.
“La Buona Scuola” avrà quindi come obiettivi:
Rafforzare le competenze degli studenti con flessibilità nei programmi, inclusione e integrazione;
Avere un organico funzionale e potenziare l’offerta formativa;
I dirigenti scolastici diventano leader educativi con strumenti e personale adeguati per il miglioramento dell’offerta formativa;
Organi collegiali più efficaci e rappresentativi;
Valutazione, formazione e carriera degli insegnanti;
Un rapporto più stretto e stabile fra scuola e lavoro con alternanza obbligatoria nell’ultimo triennio delle superiori;
Per quanto riguarda l’edilizia scolastica si vuole procedere con bandi per la costruzione di scuole altamente innovative, creare un’anagrafe dell’edilizia che sia trasparente sugli immobili della scuola e nuove risorse e procedure semplificate e più rapide per costruire nuove strutture;
Una scuola digitale con un nuovo piano nazionale che metta al centro formazione dei docenti e competenze degli studenti;
Una scuola che goda di una semplificazione amministrativa.