Puglisi: "anche dirigenti con incarichi triennali, di Paolo Damanti, Orizzonte scuola 24.3.2015
L'On Puglisi, responsabile scuola del Partito Democratico, è in auto quando la raggiungo al telefono. Sulla riforma ci ha lavorato molto e si comprende subito. Ha molta fiducia nel Parlamento e non ha dubbi sul rispetto dei tempi di approvazione del testo.
Le GaE saranno svuotate. Da quello che si può leggere nella relazione tecnica dovranno attendere un altro anno solo i 23 mila insegnanti dell'infanzia che verranno assunti l'anno successivo, quando sarà attivato il progetto 0-6. Un'altra parte della "Buona scuola" per la quale ha delega il Governo.
I docenti della seconda fascia e terza avranno opportunità lavorative, dato che alcune classi di concorso delle Graduatorie provinciali sono esaurite. Sappiamo già dai conti del censimento effettuato dal Ministero che molti precari di II fascia continueranno a lavore per il prossimo anno con contratto annuale. Poi c'è il concorso con numeri superiori rispetto a quelli prospettati dal documento "La Buona scuola". Ci sono state molte polemiche, devo dire, dispiace perché tutti vorrebbero cogliere l'opportunità del Governo. Il Governo sta cercando di risolvere una stratificazione di diritti diversi e purtroppo ingarbugliati, creata dalle riforme degli anni passati e dai tagli pesanti che ha subito la scuola in passato. Noi stiamo dando una risposta, come per altro aveva assicurato il Governo Fioroni, prima dell'avvento del Ministero Gelmini,
dell'esaurimento delle GaE.
Per tutti coloro che sono in possesso di una abilitazione vedremo come dare valore all'esperienza per il prossimo concorso. Vorrei, inoltre, sfatare un'altra leggenda metropolitana: le Graduatorie d'istituto non verranno soppresse. Le supplenze oltre i 10 giorni saranno coperte con personale delle GI.
Si tratta di una leggenda metropolitana, si sceglierà il curriculum di un insegnante, che è già assunto a tempo indeterminato. Sono stata attaccata perché si è paragonato quanto previsto dal DDL a quanto l'Aprea voleva attuare in Lombardia. In quel caso, si voleva permettere direttamente alle scuole di organizzare i concorsi. E' cosa ben diversa. Noi vogliamo valorizzare le singole professionalità di docenti già assunti a tempo indeterminato. Anche i docenti potranno proporsi. Magari qualcuno ha voglia di lavorare in una determinata scuola perché sviluppa didattica multiculturale. Oppure un dirigente vuole nel proprio organico un docente perché dal curriculum si evince l'utilizzo di una particolare didattica: perché non posso coinvolgerlo nel progetto della mia scuola?
Come in tutte le comunità, ci sono dirigenti bravi e ci sono anche dirigenti non all'altezza del loro compito. Dobbiamo far sì che la valutazione del dirigente, che avverrà ogni tre anni, sia rigorosa e quindi che il dirigente venga misurato anche sulle scelte che ha fatto compiere alla propria scuola. Così come ci sono i genitori maleducati e quelli che collaborano, ci sono i docenti bravi e meno bravi, lo stesso è per i dirigenti. Anche il dirigente rischia, non sarà riconfermato. Nel testo del DDL non c'è riferimento a ciò
Si tratta della delega sulla valutazione dei dirigenti che sarà affrontata successivamente. Gli incarichi dei dirigenti saranno triennali.
No, perché una comunità scolastica è fatta da molti portatori di interessi, dagli studenti alle loro famiglie, agli enti locali, che governano insieme per coordinare i bisogni della comunità locale. Non credo che un dirigente possa stare sotto scacco di un collegio docenti. Credo che bisogna ragionare insieme e con grande laicità in Parlamento di questi argomenti così importanti, senza armare l'uno contro l'altro. Ci sono molte comunità scolastiche che lavorano alla grande, in sintonia con il dirigente scolastico.
Ciascuna scuola già oggi potrà verificare gli esiti delle proprie scelte e fare innovazioni e verificare gli esiti di queste innovazione e prendere i necessari correttivi. Oggi stiamo facendo per la prima volta autovalutazione e attuando dei piani triennali di miglioramento.
Secondo me possiamo farcela tranquillamente, come siamo in grado di tradurre in legge entro 60 giorni i decreti, possiamo farcela anche per un DDL.
Voglio sperare che il Parlamento sappia essere all'altezza, il piano B sarebbe una sconfitta per ciascun parlamentare di opposizione o maggioranza. Sì, voglio lanciare un appello attraverso OrizzonteScuola: già in passato la scuola per la paura del cambiamento ha mandato in malora riforme che avrebbero potuto sostenere la qualità della scuola. Dopo anni di tagli pesanti di altri Governi, il Presidente del Consiglio ha voluto mettere a disposizione del Parlamento una riforma, la più importante del Governo: sta al Parlamento e al mondo della scuola non sprecare l'occasione. |