Ddl Buona Scuola/4:
Riforma a 360° con 17 materie delegate

 Tuttoscuola,  13.3.2015

Indubbiamente il ddl sull’istruzione, varato ieri dal Consiglio dei Ministri, ha tutte le caratteristiche di una riforma di ampio respiro, come, forse, non si vedeva da tempo. E questo ben oltre il merito delle singole proposte contenute.

Le proposte innovative, comprese quelle delegate (art. 21) spaziano su ogni campo, quasi a 360°. Andando a ritroso nel tempo, tanta carne al fuoco per riforme radicali si possono trovare con il ministro Moratti con la legge delega 53/2003, con il ministro Berlinguer (autonomia scolastica e riforma dei cicli) alla fine degli anni ’90 e, cinquant’anni fa, con i decreti delegati che aprirono la stagione della partecipazione sociale della scuola.

Proprio le norme delegate – da varare entro 18 mesi – meritano una particolare attenzione.

Sono 17 materie, alcune delle quali di ampia portata:

- riordino delle disposizioni legislative in materia di istruzione;

- ampliamento delle competenze gestionali, organizzative ed amministrative delle Istituzioni scolastiche;

- riforma del sistema per il conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria;

- riforma delle modalità di assunzione a tempo indeterminato del personale docente per renderlo omogeneo alle modalità di accesso al pubblico impiego;

- riforma e riordino dei ruoli del personale docente delle scuole di ogni ordine e grado;

- riforma delle modalità di assunzione e formazione del dirigente scolastico;

- riforma del sistema di valutazione del dirigente scolastico;

- riforma del diritto all’istruzione e alla formazione degli alunni e degli studenti con disabilità e bisogni educativi speciali (BES);

- riforma della governance della scuola e degli organi collegiali;

- rivisitazione degli indirizzi, delle articolazioni e delle opzioni dell’istruzione professionale affini ai percorsi nazionali dell’istruzione e formazione professionale;

- semplificazione del sistema formativo degli Istituti Tecnici Superiori;

- istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni;

- disciplina in materia di diritto allo studio;

- riforma della normativa per gli ambienti digitali per la didattica;

- revisione della normativa in materia di istituzioni ed iniziative scolastiche italiane all’estero;

- riordino della disciplina degli organi dei convitti e degli educandati;

- adeguamento della normativa in materia di valutazione e certificazione delle competenze degli studenti, nonché degli esami di Stato.