Scuola, restano gli scatti di anzianità.
Ai docenti 400 euro per aggiornarsi

Si procede con un disegno di legge, in Parlamento dalla prossima settimana. Rimarranno i contributi per chi sceglie le paritarie, ma solo fino alla terza media

Flavia Amabile, La Stampa 12.3.2015

ROMA - È dalla prossima settimana tutti gli occhi saranno puntati sul Parlamento perché la vera partita della Buona Scuola si giocherà lì. Renzi non ha voluto saperne di cambiare idea, disegno di legge aveva deciso dieci giorni fa e disegno di legge sarà. Nemmeno i parlamentari del Pd due sere fa sono riusciti a fargli cambiare idea. Oggi quindi vedrà la luce il disegno di legge che comprenderà due novità emerse due giorni fa. Innanzitutto il governo ha fatto marcia indietro sugli scatti di anzianità. Nessuno li toccherà per non incidere sul reddito futuro degli insegnanti e per bilanciare l’inevitabile delusione che scateneranno le misure contenute nel provvedimento dopo mesi di annunci di ben altro tipo. Molto diversa sarà quindi rispetto a quanto emerso nei mesi scorsi tutto il capitolo del merito, sarà premiato sulla base di «risorse aggiuntive» che verranno precisate in seguito.

Le paritarie
Il secondo punto riguarda le paritarie: non è stato facile arrivarci ma il compromesso raggiunto prevede che potrà usufruire di agevolazioni chi iscriverà i figli alle paritarie ma con l’esclusione delle superiori. Confermata la chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, in una prima fase riguarderà soltanto chi fa parte dell’organico funzionale (o dell’autonomia), in base alla progettazione delle scuole e alle necessità legate all’ampliamento dell’offerta formativa. Si avrà come riferimento un albo distrettuale di insegnanti. Il nodo più delicato è quello delle assunzioni. Da 150mila precari annunciati a settembre si è passati nell’ultima settimana a circa 50mila assunti da settembre mentre dovrebbero essere 100mila o poco più se si prende in considerazione anche il 2016.

Le graduatorie
Ancora da chiarire chi esattamente rientrerà nel piano. «Si partirà dalle Graduatorie ad esaurimento e dai vincitori del concorso 2012», ha spiegato la ministra Maria Elena Boschi. Esclusi gli idonei e molti altri a partire da chi insegna in classi di concorso non più insegnate. In realtà, ha aggiunto Maria Elena Boschi, non ci sono vincoli per il governo se non per il risarcimento di 2mila docenti a seguito della sentenza della Corte di giustizia europea. Fin qui i punti più controversi.

Il governo però promette mai più classi pollaio; scuole aperte anche il pomeriggio; una Carta per rafforzare la dignità sociale del ruolo del docente: per il primo anno 400 euro per tutti i professori, che potranno essere spesi solo per consumi culturali.