Scuola, restano gli scatti di anzianità. Si procede con un disegno di legge, in Parlamento dalla prossima settimana. Rimarranno i contributi per chi sceglie le paritarie, ma solo fino alla terza media Flavia Amabile, La Stampa 12.3.2015 ROMA - È dalla prossima settimana tutti gli occhi saranno puntati sul Parlamento perché la vera partita della Buona Scuola si giocherà lì. Renzi non ha voluto saperne di cambiare idea, disegno di legge aveva deciso dieci giorni fa e disegno di legge sarà. Nemmeno i parlamentari del Pd due sere fa sono riusciti a fargli cambiare idea. Oggi quindi vedrà la luce il disegno di legge che comprenderà due novità emerse due giorni fa. Innanzitutto il governo ha fatto marcia indietro sugli scatti di anzianità. Nessuno li toccherà per non incidere sul reddito futuro degli insegnanti e per bilanciare l’inevitabile delusione che scateneranno le misure contenute nel provvedimento dopo mesi di annunci di ben altro tipo. Molto diversa sarà quindi rispetto a quanto emerso nei mesi scorsi tutto il capitolo del merito, sarà premiato sulla base di «risorse aggiuntive» che verranno precisate in seguito.
Le paritarie
Le graduatorie Il governo però promette mai più classi pollaio; scuole aperte anche il pomeriggio; una Carta per rafforzare la dignità sociale del ruolo del docente: per il primo anno 400 euro per tutti i professori, che potranno essere spesi solo per consumi culturali. |