Riforma della scuola/1.
Lo studente ben imbottito
TuttoscuolaNews,
n. 680 16.3.2015
Qual è l’identikit dello studente disegnato dal Ddl ‘La Buona Scuola’ (il cui testo integrale in bozza è stato pubblicato da tuttoscuola.com a questo link )? Lo si può delineare sulla base dell’elenco di obiettivi indicati all’art. 2, comma 3. Un elenco impressionante per varie ragioni. La principale, la più vistosa, è lo straordinario aumento quantitativo delle conoscenze e competenze che si chiede agli studenti - attenzione: a tutti gli studenti - di acquisire.
Basta scorrere l’elenco, che comprende:
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano e all’inglese, mediante utilizzo della metodologia CLIL;
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
potenziamento delle competenze nella musica e nell’arte;
potenziamento delle competenze in materia di diritto e di economia, inclusa la conoscenza delle regole di cittadinanza attiva;
sviluppo di comportamenti improntati al rispetto della legalità e dell’ambiente, dei beni e delle attività culturali e dei beni paesaggistici;
alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti improntati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami col mondo del lavoro.
È questo straordinario aumento degli obiettivi di apprendimento, del curriculum density, come si dice con espressione efficace nel mondo anglosassone, a colpire e a far riflettere, come proviamo a fare nella news “Riforma della scuola/2. Lo studente ben imbottito, un errore strategico” su tuttoscuola.com: cliccate ora su questo link.