Il Gruppo di Firenze: ai governi non interessa evitare che si copi a scuola

Il “Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità” ci ha scritto per commentare il nostro articolo su scuola e corruzione. Pubblichiamo molto volentieri la lettera, ricordando che il Gruppo di Firenze si è costituito circa 10 anni fa con la partecipazione di insegnanti e intellettuali. Ne fanno parte tra gli altri Sergio Casprini, Andrea Ragazzini, Giorgio Ragazzini, Valerio Vagnoli, Mario Pirani, Giovanni Belardelli, Giulio Ferroni, Ernesto Galli della Loggia, Giorgio Israel, Lucio Russo, Sergio Givone, Salvatore Veca, Sebastiano Vassalli, Giorgio De Rienzo, Aldo Schiavone, Gian Luigi Beccaria, Giovanni Sartori, Remo Bodei, Piero Craveri, Giorgio Allulli.

 di Giorgio Ragazzini, Il Secolo XIX 20.3.2015

E’ molto importante che Il Secolo XIX pubblichi in prima pagina un articolo su questo tema. Il gruppo di lavoro sulla scuola di cui faccio parte si impegna da diversi anni perché l’educazione civica abbia la sua base fondamentale non tanto nei discorsi sulla legalità, ma principalmente sulle regole fatte rispettare in classe con fermezza e continuità.

Purtroppo dal governo della scuola o si ignora il problema educativo o si mandano addirittura segnali contrari, come il recente elogio delle occupazioni del sottosegretario Faraone. Sul tema specifico del copiare, poi, abbiamo negli anni scorsi promossi diverse iniziative che hanno avuto un buon riscontro tra i colleghi e i dirigenti, ma hanno dovuto registrare la sordità dei ministri, sempre impegnati a lusingare demagogicamente gli studenti.

Gliele elenco:

• nel 2011 una pubblica dichiarazione di 558 tra docenti e dirigenti che si impegnavano a fare il possibile per garantire la regolarità degli esami di Stato (era ministro Mariastella Gelmini);

• nel 2012 l’invito a scrivere in merito al ministro Profumo affinché provvedesse; invio il link di un comunicato stampa cui fa seguito una postilla su un incredibile dichiarazione del ministro;

• nel 2013 elaborammo insieme all’Associazione Nazionale Presidi (ANP) una lettera alla ministra Carrozza, che non ebbe alcun riscontro.

Ecco perché la ringraziamo davvero per il suo articolo.
 

Giorgio Ragazzini