Con la riforma debutteranno
il curriculum dello studente
e il Piano triennale

di Franco Portelli,  Il Sole 24 Ore 20.3.2015

Allargare l’offerta formativa, adeguandola alle reali esigenze delle singole scuole e dei territori, sarà possibile in caso di approvazione del disegno di legge che riguarda la riforma del sistema nazionale di istruzione. Lo strumento utilizzato è il nuovo curriculum dello studente. Il Ddl della Buona Scuola, infatti, prevede nuove misure per la programmazione dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche autonome: il Piano triennale. Non si tratta di uno strumento che vuole sostituire il Pof (Piano dell’offerta formativa) ma di uno impianto integrativo e complementare. Le singole scuole secondarie di secondo grado possono introdurre, nell'ambito del Piano triennale dell’offerta formativa, insegnamenti opzionali, ulteriori rispetto a quelli già previsti dai quadri orari per lo specifico grado, ordine ed opzione di istruzione.

Cosa è previsto?
L’offerta formativa potrà essere ampliata seguendo specifiche indicazioni, tra queste: la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese; il potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; il potenziamento delle competenze nella musica e nell’arte; il potenziamento delle conoscenze e delle competenze in materia di diritto e di economia, lo sviluppo di comportamenti responsabili improntati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni e delle attività culturali e dei beni paesaggistici, l’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; il potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti improntati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport; lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; la predisposizione di iniziative di contrasto del fenomeno della dispersione scolastica, l’apertura pomeridiana delle scuole e la riduzione del numero di alunni e studenti per classe; l’incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; l’alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana per gli alunni stranieri. Il Piano triennale è elaborato dal dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto, nonché i principali attori economici, sociali e culturali del territorio.

Il nuovo curriculum dello studente
Le scuole introducono insegnamenti opzionali, ulteriori rispetto a quelli già previsti dai quadri orari per lo specifico grado, ordine ed opzione di istruzione. Tali insegnamenti, attivati dalle istituzioni scolastiche nell’ambito dei posti di organico dell’autonomia. Questo organico è determinato su base regionale, con cadenza triennale, con specifici decreti emanati dal Miur. Gli insegnamenti, così determinati, sono parte del percorso dello studente e sono inseriti nel Curriculum dello studente. Si tratta di uno strumento molto importante che servirà a individuare il profilo dello studente e raccogliere tutti i dati utili anche ai fini dell’orientamento e dell'accesso al mondo del lavoro. Nel curriculum, infatti, saranno inseriti i dati relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in alternanza scuola-lavoro e alle attività culturali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico. Le istituzioni scolastiche inseriscono il curriculum di ciascuno studente nel Portale unico dei dati della scuola gestito dal Miur.