Disegno di legge: dubbi su tempi e coperture

Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola 12.3.2015

I tempi sono strettissimi. E c'è anche un problema di copertura finanziaria. Forse ne sapremo qualcosa di più non appena verrà pubblicata anche la relazione tecnica.

Il testo del ddl sulla scuola potrebbe essere depositato in Parlamento nei primissimi giorni della prossima settimana e quindi l'esame del provvedimento potrebbe prendere avvio a partire da lunedì 23 marzo. La sicurezza manifestata più volte da Renzi nel corso della conferenza stampa di giovedì sera ("Il parlamento ce la farà senz'altro ad approvare la legge nei tempi richiesti") appare un po' eccessiva, forse persino fuori luogo.

I dubbi sono parecchi; il primo riguarda la questione della copertura finanziaria dell'intera operazione.

Il Governo garantisce che gli scatti di anzianità restano, ma non dice da dove arriveranno i fondi: se bisognerà per l'ennesima volta ridurre le risorse del fondo di istituto è molto probabile che i sindacati avranno parecchio da ridire e non è escluso che possano trovare anche sostegno all'interno della stessa maggioranza di Governo (o almeno di una parte di esso).

Non convince neppure l'annuncio sui 200 milioni di euro destinato alla valorizzazione del merito anche perchè non è chiaro se la somma dovrà servire per retribuire il maggiore impegno dei mentor e del docenti di staff o che altro.

E, a proposito dei docenti di staff, sarà interessante leggere cosa ci sarà scritto nel disegno di legge a proposito dei "vicepresidi" che potranno forse essere sostituiti da docenti attinti dall'organico funzionale che però, a quanto pare, entrerà in vigore non a settembre 2015 ma nel 2016.

La stessa "card" appare difficile da realizzare: se dovrà essere "caricata" con 500 euro bisognerà prevedere una spesa di non meno di 300 milioni di euro (ma sul bilancio 2015 questa somma, almeno per ora, non è ancora disponibile).

L'impressione è che il Parlamento dovrà faticare non poco per trovare un accordo e, soprattutto, per trovare la copertura finanziaria. La Ragioneria generale dello Stato, come sempre, non sarà tenera e vorrà vederci chiaro su tutto.

Ma il disegno di legge dovrebbe essere accompagnato da una relazione tecnica con cifre e dati precisi. Ci auguriamo che il documento sia disponibile in tempi rapidi.