Giannini: corsi di lingua ad hoc
per gli alunni stranieri

di Nicola Barone,  Il Sole 24 Ore 26.3.2015

Nei piani triennali dell’offerta formativa alle scuole toccherà di prevedere specifiche misure per l’alfabetizzazione degli alunni stranieri, «anche attraverso l'attivazione di corsi opzionali di lingua e laboratori linguistici in rete». In un’audizione al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini ha spiegato che sono previste risorse ad hoc per gli interventi indicati, previsti nel ddl “buona scuola”.

Boom degli stranieri negli istituti tecnici
Secondo le rilevazioni ufficiali i bambini e i ragazzi stranieri che frequentano le scuole italiane sono il 9,7% sul totale della popolazione scolastica (in dato assoluto quasi 800mila). Oltre il 51,7% di loro è nato in Italia; i neo-arrivati sono circa 30mila. Nel 2014 sono aumentati i minori stranieri non accompagnati, circa 10mila la stragrande maggioranza dei quali appartiene alla fascia d'età adolescenziale maschile. L’aumento più significativo di alunni stranieri si registra negli istituti tecnici che rappresentano in assoluto la prima scelta dei ragazzi non italiani. Il ministro ha anche sottolineato la maggiore difficoltà dei ragazzi stranieri a completare gli studi: a 15 anni 7 studenti stranieri su 10 sono in ritardo, con tassi di ripetenze elevati soprattutto nel primo anno delle scuole secondarie. Più regolari negli studi gli stranieri di seconda generazione. Sul fronte dell'università, sono 50mila gli studenti stranieri iscritti, con una preferenza per gli atenei statali.

Nessun obbligo assunzione da sentenza Ue
Interrogata alla Camera sulla questione del precariato il ministro ha sostenuto poi che la Corte di giustizia dell’Ue nella sua sentenza «evidenzia il divieto di rinnovo contratti lavoro di personale docente e ausiliario a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili». Inoltre si segnala una durata massima di contratti a termine «non superiore ai 36 mesi, anche non continuativi, e quindi diritto per i docenti e per il personale di ottenere un risarcimento del danno eventualmente subito a causa del rinnovo». Ma «la sentenza non obbliga lo Stato all’assunzione del personale a cui sia stato rinnovato contratto». Attualmente i posti «che rispondono a questa tipologia, sono 4.500 per il personale tecnico amministrativo e circa 1.200 per il personale docente». Nella “buona scuola” a proposito del divieto sui contratti a termine «si pone il limite dei 36 mesi».

Nuovi criteri per maturità dall’anno 2015-2016
Una modifica dei criteri di composizione delle commissioni d’esame e delle regole di svolgimento delle prove stesse potrà esserci solo dal prossimo anno scolastico 2015-2016. Come ha detto Giannini «si è deciso di avviare un intervento organico sulla disciplina degli esami di stato nell'ambito del più ampio disegno di riforma della scuola». E nella delega rientra anche la revisione delle modalità di svolgimento degli esami di Stato «per coinvolgere il Parlamento e per non dare agli studenti e ai professori una disposizione dall'alto che piovesse negli ultimi mesi dell'anno scolastico in corso».