Ddl Buona Scuola/5. 390 milioni per la Carta
dell’aggiornamento del docente 

Un voucher personale del valore di 500 euro

 Tuttoscuola,  13.3.2015

Correva l’anno 2002 e la direttiva n. 70 del ministro dell’istruzione, in applicazione della legge finanziaria, disponeva l’impiego di 35 milioni di euro per premiare l’autoaggiornamento dei docenti.

Circa 42 euro a testa che, se non impegnati, potevano essere distribuiti agli altri insegnanti della stessa istituzione scolastica.

Tra le spese rimborsabili erano comprese anche quelle relative ad abbonamenti a riviste scolastiche, acquisto di software, acquisto di software didattici, abbonamenti a siti telematici e canoni.

I rimborsi sono andati avanti per pochi anni, poi i finanziamenti, anziché aumentare, sono scomparsi senza che nessuno protestasse più di tanto.

Tuttoscuola, con diversi servizi, aveva tentato di far rivivere quel fondo e possibilmente incrementarlo, ma l’aggiornamento degli insegnanti non sembrava costituire una necessità nemmeno per qualificare il servizio scolastico.

Ora sorprende piacevolmente il fatto che l’art. 10 del ddl per la riforma della scuola preveda la Carta per l’aggiornamento e la formazione del docente, un voucher individuale dell’importo di 500 euro che può essere utilizzato per l’acquisto di libri e testi di natura didattico-scientifica, pubblicazioni e riviste riferite alle materie di insegnamento e comunque utili all’aggiornamento professionale, acquisto di hardware e software, iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, ingresso a musei, mostre ed eventi culturali in genere, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del Piano dell’offerta formativa delle scuole.

Il voucher è destinato ai docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Poiché con le immissioni in ruolo nel 2016 i docenti interessati saranno circa 700 mila + altri 80 mila di sostegno, l’importo di spesa per lo Stato sarà di circa 390 milioni di euro