DDL riforma, testo bollinato da ragioneria. di Anselmo Penna, Orizzonte scuola 25.3.2015 Ai nastri di partenza l'iter per l'approvazione della riforma della scuola. Si parte dalla Camera, ieri il testo alla firma del Presidente della Repubblica. Domenica è stato bollinato dalla Ragioneria dello Stato il testo della relazione tecnica del DDL di riforma della scuola. Rispetto al testo che vi abbiamo fornito nei giorni scorsi, non dovrebbero esserci delle novità. Sarà la Camera il luogo deputato al confronto per eventuali modifiche al testo del DDL. Oggi sarà individuato il relatore, il Governo ha chiesto tempi rapidi. Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, il Governo avrebbe chiesto una approvazione entro aprile, per poter avviare le assunzioni e perché le scuole possano presentare i progetti per la dotazione organica entro maggio. Notizie che in realtà confliggono con quanto riferito dal Ministro qualche giorno fa, quando auspicava una approvazione entro di fine maggio. Per rispettare i tempi indicati dal Governo, in Parlamento si sta lavorando a due soluzioni possibili. Una di esse vorrebbe la concentrazione degli emendamenti alla Camera, in modo da evitare modifiche al Senato ed obbligare ad un ulteriore passaggio. Altra strada che si sta valutando riguarda l'ipotesi di audizioni congiunte, in modo da dimezzare i tempi dei lavori parlamentari. Soluzione ritenuta più sicura ma di difficile attuazione. Dubbi sulla tempistica sono legati soprattutto alle assunzioni dei docenti precari. Infatti, le scuole dovranno presentare entro maggio (almeno secondo quanto scritto nel testo del Disegno di Legge) i Piani dell'offerta formativa attraverso i quali sarà assegnata la dotazione organica alle scuole. Condizione per l'assegnazione di personale in più da utilizzare nell'organico funzionale e su cui avviare il 50% dei 100mila posti che andranno alle assunzioni. Inoltre, come già anticipato dalla nostra redazione, oltre ai tempi politici, ci saranno i tempi amministrativi per le assunzioni, anche sui posti delle cattedre ordinarie. Sarà una corsa contro il tempo. Altra questione. Ieri, sui social, è apparso un messaggio che voleva il testo del DDL rifiutato dal Presidente della Repubblica. Ricordiamo, infatti, che la proposta del Governo, dopo il vaglio della Ragioneria dello Stato, deve essere firmato dal Presidente. Secondo queste voci il rifiuto di firmare il DDL presentato dal Governo sarebbe stato legato all'eccessiva discrezionalità assegnata al dirigente scolastico nella scelta dei docenti. Non abbiamo avuto conferma di queste voci, che riteniamo, al momento, prive di fondamento. Le ultime novità in nostro possesso riguardano quanto già riferito: testo bollinato e scelta del relatore entro oggi, quindi avvio dei lavori secondo una modalità ancora da definire. Vi terremo informati su ulteriori sviluppi. |