La scuola apre ai privati: ecco
come funzionerà lo «school bonus»
di Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore
25.3.2015
Il Governo muove i primi passi per aprire la scuola ai privati: dopo ripetuti annunci la versione finale del Ddl «Buona Scuola» conferma l’arrivo dello «School bonus» per le erogazioni liberali in denaro per gli investimenti in favore del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l’occupabilità degli studenti.
Il meccanismo del credito d’imposta
È la relazione tecnica di accompagno al Ddl a spiegare il meccanismo dell’incentivo: si tratta di un credito di imposta del 65% delle erogazioni liberali effettuate nel 2015 e nel 2016 e del 50% per quelle effettuate nel 2017. Il credito di imposta spetta alle persone fisiche, agli enti non commerciali e ai soggetti titolari di reddito di impresa. Il credito di imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. In base ai dati provvisori delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nell’anno 2014, risulta un ammontare di erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di circa 22,3 milioni di euro. Per gli enti non commerciali e i titolari di reddito di impresa si stima un ammontare per tali erogazioni di circa 11,4 milioni di euro. Se la norma, quindi, entrerà in vigore a partire dall’anno 2015 e il credito diventi fruibile per
intero in ciascun anno successivo a quello in cui viene effettuata l’erogazione si stima un minor gettito di 7,5 milioni per il 2016, che salgono a 15 milioni nel 2017.
Le detrazioni delle rette
Il Ddl varato dal Governo prevede, poi, la detraibilità del 19% delle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia e del primo ciclo del sistema nazionale di istruzione di cui all’art.1 legge 10 marzo 2000, n. 62, per un importo annuo non superiore a 400 euro.
In base ai dati del Miur il numero di alunni che nell’anno scolastico 2013-2014 hanno frequentato una scuola paritaria sono circa 874mila, di cui 622mila infanzia, 186mila primaria, e 66mila secondaria di primo grado. Considerando il tetto massimo di spesa detraibile prevista dalla norma pari a euro 400,00 ad alunno, si stima un ammontare totale di detrazione di circa 66,4 milioni di euro.