Lettera di una prof all’alunno
del XXI secolo/1. Le scuse

 TuttoscuolaNews, n. 677  9.3.2015

Nella edizione canadese online dell’Huffingtonpost è comparsa una lettera, indirizzata ai “cari studenti di scuola secondaria superiore (High School) del XXI secolo”, scritta da un’insegnante e blogger, Lizanne Foster. È una lettera di scuse. Ne segnaliamo in forma libera alcuni passaggi, che mostrano come molte delle ragioni per le quali l’insegnante canadese chiede scusa potrebbero essere condivise da chi insegna in contesti nazionali anche assai diversi come quello italiano. Segno del carattere transnazionale di alcune problematiche, soprattutto di quelle legate all’impatto delle nuove tecnologie e delle nuove scienze cognitive, sui modelli scolastici tradizionali.

1. Malgrado i nostri sforzi, noi insegnanti non siamo riusciti a convincere chi ci governa del fatto che un investimento nella vostra educazione avrebbe effetti benefici per tutti e non produrrebbe, a differenza di altri investimenti, l’inquinamento dell’acqua e dell’aria.

2. Mi dispiace che dobbiate venire a scuola così presto al mattino malgrado le neuroscienze dimostrino che il cervello degli adolescenti funziona al meglio solo dopo le dieci.

3. Mi dispiace che dobbiate stare seduti per sei ore al giorno malgrado siano noti gli effetti negativi che ciò provoca sulla salute e sull’apprendimento.

4. Mi dispiace che voi siate raggruppati per età malgrado l’età cronologica non abbia nulla a che fare con le capacità intellettuali, la maturità, le abilità e le competenze di ciascuno.

5. Mi dispiace che dobbiate studiare materie che non vi interessano in alcun modo mentre l’insieme delle conoscenze umane raddoppia ogni 12 mesi.

6. Mi dispiace che voi siate in competizione l’uno con l’altro per ottenere i migliori voti mentre gran parte del progresso umano si deve alla collaborazione (che a scuola viene considerata ‘copiatura’).

7. Mi dispiace che voi abbiate testi superati e tecnologie obsolete.

8. Mi dispiace che ciò che è chiamato apprendimento ‘personalizzato’ non lo sia per nulla, forse perché se fatto sul serio costerebbe troppo.

9. Soprattutto mi dispiace che il sistema educativo sia costruito in funzione della vostra partecipazione a un’economia ‘estrattivista’ che danneggia il nostro ambiente (senza il quale non ci sarebbe peraltro alcuna economia) provocando cambiamenti climatici che produrranno rapide trasformazioni sul piano sociale, politico, e anche economico, per affrontare le quali non sarete stati minimamente preparati.

La prima parte della lettera si chiude così. Di estremo interesse la seconda parte, che prosegue con dei lungimiranti auspici, che potete leggere ora sul portale tuttoscuola.com (cliccate su http://www.tuttoscuola.com ), insieme ad una nostra riflessione.