Riforma. Scatti di anzianità rimangono,
ma varranno solo il 20% dello stipendio.
Nessuna contrattazione?

di Anselmo Penna, Orizzonte scuola 6.1.2015

Il resto, l'80% degli aumenti, dipenderò dal merito. Il tutto sempre a saldo invariato. Le anticipazioni di Repubblica sui decreti per l'attuazione della riforma.

Torniamo sull'articolo di Corrado Zunino che ha riportato alcune affermazioni del Sottosegretario Faraone circa i contenuti della riforma che presto vedrà la luce.

Entro il 28 di febbraio il Governo emanerà un Decreto e presenterà un disegno di legge per l'attuazione della riforma intitolata "La Buona scuola".

Tra i punti messi in dubbio dalla consultazione che ha tenuto impegnato il mondo della scuola e non solo ricordiamo l'idea di legare gli aumenti di stipendio al merito dei docenti.

Un merito che premiava solo il 66% dei docenti che avrebbe cumulato crediti didattici, formativi e legati agli incarichi. Una proposta  bocciata da tutto il mondo della scuola, perché iniqua e mortificante per la professione docente.

Pare che al Governo non abbiano riflettuto più di tanto sulla questione e, secondo quanto riporta Repubblica.it, si starebbe elaborando un sistema che leghi gli aumenti stipendiali per il 20% agli scatti di anzianità automatici e per l'80% al "merito".

In pratica utilizzando le stesse risorse e senza  una modifica dell'impianto dei crediti.

La nuova proposta, come paventavamo già qualche settimana fa, non passerà per una nuova consultazione, ma sarà resa subito operativa inserendola in un Decreto, quello atteso entro la fine di febbraio.

Non si comprende se almeno le rappresentanze sindacali potranno avere voce in capitolo, certo è che queste ultime, se vorranno essere incisive, dovranno già partire gambe in spalla da domani mattina.