Scuola: Scadenza pensioni
il 15 gennaio ma non per tutti

  Pensioni blog, 10.1.2015

C’è tempo fino al 15 gennaio 2015 per poter presentare on line la domanda di cessazione dal servizio avente effetto a partire dal prossimo 1 settembre: ad oggi sono circa 15 mila tra docenti e personale Ata che hanno proceduto a fare la richiesta e altrettanti potrebbero farla entro la scadenza di metà mese.

Dunque, dei circa 30 mila tra docenti e personale Ata che rientrano nei requisiti per fare domanda di cessazione del lavoro, escludendo il personale femminile nelle condizioni di poter richiedere l’opzione donna, o il personale fuori servizio per motivi di salute, circa la metà ha già fatto richiesta per andare in pensione dal prossimo 1° settembre. Vediamo di chi si tratta.

Pensione di Anzianità

Età non inferiore a 60 anni e 36 anni di contribuzione oppure 61 di età e 35 di contribuzione (Quota 96), oppure 40 anni di anzianità a prescindere dall’età anagrafica entro il 31 dicembre 2011. Per raggiungere la “quota 96″ si possono sommare ulteriori fazioni di età e contribuzione (esempio: 60 anni e 4 mesi di età anagrafica con 35 anni e 8 mesi di contribuzione).

Requisito di anzianità contributiva non inferiore a 40 anni maturato entro il 31 dicembre 2011.

65 anni di età per gli uomini e 61 di età per le donne, con almeno 20 anni di contribuzione (15 per chi è in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1992, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lett. c) del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503) se posseduti entro la data del 31 dicembre 2011.

Pensione di vecchiaia

Per la pensione di vecchiaia il requisito anagrafico è di 66 anni e 3 mesi compiuti entro il 31 agosto 2015 (collocamento d’ufficio) o, a domanda, entro il 31 dicembre 2015 in virtù della disposizione prevista dall’articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 sia per gli uomini che per le donne, con almeno 20 anni di anzianità contributiva.

Pensione anticipata

La pensione anticipata, rispetto a quella di vecchiaia, potrà conseguirsi, a domanda, solo al compimento di 41 anni e 6 mesi di anzianità contributiva, per le donne, e 42 anni e 6 mesi per gli uomini da possedersi entro il 31 dicembre 2015, senza operare alcun arrotondamento.

Va ricordato, in proposito, che per i dipendenti con età inferiore a 62 anni la norma prevede una penalizzazione.

Ci sono poi alcune rilevanti eccezioni alla dead line del 15 gennaio:

I dirigenti scolastici

I dirigenti scolastici che intendano avvalersi delle particolari regole che riguardano la cessazione dal servizio (come la maturazione dei requisiti entro il 31 dicembre del 2015) dovranno presentare la domanda entro e non otre il 28 febbraio 2015, come previsto dal contratto collettivo nazionale.

I salvaguardati

La scadenza del 15 gennaio non si applica per chi ha chiesto, entro lo scorso 5 gennaio, di poter beneficiare delle disposizioni contenute nella legge 147/2014 perché, nel corso del 2011, ha usufruito o del congedo straordinario (art. 42 comma 5 del decreto legislativo 151/2001) o dei permessi di tre giorni al mese per assistere un parente disabile (art. 33, comma 3 della legge 104 del 1992). In questo caso, infatti, la domanda di cessazione dal servizio dovrà essere presentata solo dopo l’accoglimento da parte dell’Inps della salvaguardia pensionistica.

Opzione donna

Per quanto riguarda le lavoratrici della scuola che intendano optare per una liquidazione del trattamento pensionistico secondo il calcolo contributivo, resta fissata al 31 dicembre del 2015 il termine per conseguire il diritto all’accesso al trattamento pensionistico di anzianità.