Stipendi dei supplenti:
in forse il decreto legge

Reginaldo Palermo, La Tecnica della Scuola 27.1.2015

Il decreto legge 185 che stanzia 64 milioni di euro per pagare gli stipendi arretrati dei supplenti non ha ancora iniziato il percorso di conversione in legge. Ma i tempi stringono: bisogna chiudere entro il 15 febbraio

Riuscirà il Parlamento a convertire in legge il decreto 185 del 16 dicembre scorso che stanziava 64 milioni di euro per consentire la liquidazione degli stipendi arretrati dei supplenti?

Il dubbio è assolutamente legittimo, perché, al momento, il provvedimento è fermo al Senato dove l'iter non è ancora neppure iniziato. 

A riferire in aula dovrà essere la Commissione Finanze che però non ha ancora ricevuto i pareri delle altre commissioni chiamate in causa ((Affari costituzionali,  Bilancio,  Cultura, Agricoltura,  Ambiente e Rapporti con  UE).

Nella migliore delle ipotesi l'iter potrebbe iniziare nella settimana del 2 febbraio per concludersi entro 6 (ma bisognerà che i senatori vadano davvero di corsa). A quel punto il giorno 9 la palla dovrebbe passare alla Camera che avrebbe solo una settimana di tempo per concludere i lavori.

Il fatto è che il regolamento della Camera è più complesso rispetto a quello del Senato e quindi non è detto che si riesca a rispettare i tempi. 

Ma come mai questo ritardo nell'avviare l'esame del decreto legge? 

Una ipotesi è che ci siano, come al solito, problemi di copertura e che il Governo non voglia esporsi ad una "brutta figura" che potrebbe compromettere anche il percorso dei decreti sulla Buona Scuola.

Per intanto in Parlamento tutto procede a rilento in vista della elezione del Presidente della Repubblica.

Certo è che se il DL 185 non sarà convertito in legge nei tempi stabiliti (15 febbraio) per il Governo si porrà un nuovo problema.