Prove Invalsi: scuole polo e osservatori esterni L.L. La Tecnica della Scuola 30.1.2015
L’Istituto comunica agli Uffici scolastici regionali le modalità per l’individuazione delle scuole polo, alle quali sarà attribuita una quota forfettaria aggiuntiva in ragione del maggior impegno richiesto. Per la scelta degli osservatori esterni saranno pubblicati appositi bandi entro il 20 febbraio. La scadenza per l’invio delle domande è fissata al 13 marzo 2015 A tal fine, gli Uffici scolastici regionali dovranno individuare delle Scuole polo, di norma una per ogni regione, con le quali l’Invalsi procederà a sottoscrivere una convenzione diretta a disciplinare il conferimento degli incarichi e la remunerazione degli osservatori esterni e del servizio reso dalla scuola. Sempre gli U.s.r. avranno il compito di attivare la procedura diretta a selezionare gli osservatori esterni secondo un profilo predefinito dall'lnvalsi. Alle scuole polo, per via dell'impegno richiesto, oltre alla quota prevista per l'intensificazione del lavoro amministrativo richiesto per ogni destinatario di contratto, pari a 9 € circa, sarà attribuita una quota forfettaria aggiuntiva per la complessità del lavoro da svolgere per l'intera regione. Tale quota aggiuntiva viene determinata in 1.000 € per le regioni con più di 700 istituzioni scolastiche e in 600 € per le altre. Per quanto riguarda l’individuazione degli osservatori esterni, la selezione verrà avviata dagli U.s.r. con apposito bando, che dovrà essere pubblicato pubblicati entro e non oltre il 20 febbraio 2015. Il termine di presentazione delle domande di partecipazione avrà come scadenza il 13 marzo 2015. L'osservanza di tali date consentirà la pubblicazione degli elenchi entro il 12 aprile 2015, l'assegnazione degli osservatori alle scuole campionate e la trasmissione alle scuole polo di tutti gli elementi per procedere alla stipula dei contratti in tempo utile per lo svolgimento delle operazioni di osservazione esterna nelle date prestabilite. L’Invalsi indica anche le categorie di personale scolastico tra cui individuare, in ordine preferenziale, gli osservatori:
In ciascuna delle suddette categorie sarà data precedenza al personale in servizio rispetto a quello in quiescenza, da non più di tre anni e, a parità di altri elementi, al candidato più giovane. Infine, sarà possibile selezionare gli osservatori tra giovani laureati e diplomati, con preferenza per chi già risulta iscritto nelle graduatorie provinciali o d'Istituto.
La formazione, che sarà utile in termini di merito e di scatti economici, dovrà rispondere a un progetto più complessivo di interesse dell'intera comunità scolastica così come si evincerà dal rapporto di autovalutazione della stessa scuola. Per Italia Oggi i tecnici del Miur starebbero lavorando per una legislazione in materia di formazione obbligatoria in servizio, togliendo così tutte le contraddizioni oggi esistenti, mentre si registrano proteste per la mancanza di corsi di supporto alle attività di autovalutazione. Potrebbe debuttare al consiglio dei ministri del 27 febbraio un pacchetto di riforme che, stando alle anticipazioni del sottosegretario all'istruzione, Davide Faraone, sarà articolato su misure per gli studenti e misure per il personale, mentre potrebbe pure scattare un intervento sulle discipline obbligatorie e facoltative di insegnamento, e la necessità di una verifica delle Indicazioni nazionali. Non sono noti i risultati, specifica Italia Oggi, del monitoraggio sulla consistenza per classi di concorso delle graduatorie ad esaurimento, che potrebbero contare meno dei 148 mila insegnanti ad oggi indicati come la platea finale dei precari da assumere. Il timore che serpeggia è che la composizione alle graduatorie non consenta di rispondere in modo soddisfacente al fabbisogno delle scuole, con docenti precari di classi di concorso per le quali ci sono esuberi, a fronte di altre classi che resterebbero scoperte. E un piano di riqualificazione professionale potrebbe non bastare per tutti.
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