Adolescenti fra emulazioni e divieti

di Tania Careddu, Altrenotizie 23.1.2014

Adolescenza: fase della vita di un essere umano in cui avviene una trasformazione psichica, che ne determina l’identità sessuale, e una rivoluzione corporea. Quando fra le due realtà non avviene la fisiologica fusione, il pensiero si ammala, negli affetti e nelle emozioni, facendo a volte emergere un disagio in forme di comportamento che rendono (solo) evidente la crisi. In due modalità: lo sconfinamento verso la trasgressione sociale, con veri atti di devianza, o il ripiegamento su se stessi, con l’eventualità di attraversare condizioni depressive.

I comportamenti trasgressivi hanno la funzione di rappresentare, malamente e in maniera autolesionistica, aspetti autoaffermativi, interpretati come una marcata autonomia decisionale e comportamentale. Assunzioni di sostanze psicoattive, comportamenti devianti, guida pericolosa, promiscuità sessuale sono le condotte messe in atto più frequentemente dagli adolescenti in crisi, senza considerarne le conseguenze.

Milleottocentoquarantacinque ragazzi, tra gli undici e i diciotto anni, studenti della scuole secondarie di primo e secondo grado, intervistati nell’indagine I divieti trasgrediti dai nostri figli, promossa dal Movimento Italiano Genitori (Moige), entrano in contatto con mondi che dovrebbero essere a loro preclusi: alcol, fumo, videogiochi+18, pornografia e giochi con vincite in denaro. Ben l’86,5 per cento di loro dichiara di aver bevuto alcolici e per il 23,6 per cento la quantità consumata in media negli ultimi tre mesi è pari a oltre quattro bicchieri ogni qualvolta si presenti l’occasione.

Una condotta favorita dall’approvazione del bere da parte degli amici, dal fatto che loro bevono abitualmente, dal tempo trascorso insieme e da una blanda disapprovazione da parte della famiglia, poco coesa e poco autorevole (da non confondersi con autoritaria, ndr). Sebbene sia diffusa la consapevolezza dei rischi per la salute connessi al fumo e la conoscenza del divieto di acquisto di tabacco per i minori, elevata è la percentuale di adolescenti che dice di aver fumato almeno una volta, la prima tra i quattordici e i quindici anni. Perché la sigaretta è eretta a simbolo di autonomia e adultità ed esercita fascinazione proprio nei mutamenti evolutivi, in particolare quando occorre “proporsi”, rappresenta “ribellione” e il “sentirsi importante” ed è considerata fortemente socializzante.

Legata, invece, a una perdita massiccia della dimensione affettiva è la visione di materiale pedopornografico, anche se, fortunatamente, il consumo sembra orientarsi verso una fruizione rara e occasionale. Mentre l’utilizzo di videogiochi vietati ai minori di diciotto anni trova ampia diffusione, soprattutto fra i maschi nei videogiochi con contenuti violenti e ingaggi fisici.

Giocano durante tutta la settimana con un impegno di circa due ore al giorno. Da una a dodici volte negli ultimi dodici mesi, ha giocato con giochi on line con vincite in denaro il 15,7 per cento dei minori, e una o più volte la settimana il 2,2 per cento, considerandola una pratica poco nociva e meno rischiosa rispetto alle altre aree critiche, per l’osservazione dell’uso frequente anche tra gli adulti di riferimento, fra i quali il gioco d’azzardo è purtroppo una condotta approvata.

I giochi più utilizzati? Le scommesse sportive, il poker o Texas Hold’em e le lotterie come il Gratta e Vinci, prediligendo giochi in cui il risultato sia immediato, corrispondente a vincite istantanee. Testimonianza del fatto che i divieti, fra gli adolescenti, servono a poco. Vince l’esempio che gli viene dato.