Il Nobel dei prof scrive a Renzi:
'Stipendio dignitoso e valore ai meritevoli
per una vera buona scuola'.

di Gianvito Rutigliano, la Repubblica di Bari 2.1.2015

Come realizzare una "buona scuola"? Perché quello del governo non rimanga lo slogan della tanto contestata riforma servono consigli di coloro che in aula ci vanno quotidianamente, realizzando grandi risultati. È il caso di Daniele Manni, docente dell'istituto Galilei Costa di Lecce e uno dei 50 finalisti del Global teacher prize che ha scritto una lettera aperta al presidente del Consiglio. Il suo suggerimento è semplice: dare maggiore dignità per i professori e per il loro lavoro. "Oltre ad ascoltare e ad apprezzare i suoi nobili intenti mi piacerebbe che in questo nuovo anno vedessimo azioni concrete - è la richiesta del candidato al Nobel per l'insegnamento a Matteo Renzi - un po’ come facciamo noi 'bravi' insegnanti 'da Nobel' con i nostri alunni, agendo e creando risultati e non solo annunciando cambiamento e innovazione. E a me ne vengono in mente due".

Serve, prima di tutto, un sostegno vero ai salari. "La prima, a rischio di sembrare banale, è quella di rendere semplicemente 'dignitoso' lo stipendio che ci viene riconosciuto, perché oggi, dignitoso, non lo è affatto". Il prof cita il rapporto Demos 2014 che vede gli insegnanti al terzo posto tra le istituzioni più apprezzate dagli italiani, evidenziando come vengano raggiunte vette di eccellenza nonostante la carenza di mezzi. "Come pensa che la società possa apprezzare una figura così importante per la vita ed il presente (non solo il futuro) dei nostri figli se lo Stato è il primo a ridicolizzarne il lavoro con un riconoscimento inadeguato? - chiede Manni provocatoriamente - Se si sta chiedendo se questo mio è un tentativo per ottenere ciò che in tanti non sono riusciti negli ultimi vent’anni, la risposta è …sì".

E poi è necessaria la valorizzazione dei talenti della scuola, perché questa possa funzionare davvero: "Ideare e realizzare iniziative concrete atte a valorizzare la professione, - è la proposta - approfittando anche di ogni possibile occasione per enfatizzare, rendere pubbliche e diffondere le opere meritorie e le persone meritevoli nella scuola, ogni qualvolta se ne presenta l’opportunità". Non a caso, continua il docente, la Varkey Gems Foundation, che ha creato il premio per cui è in lizza e che a metà febbraio diramerà la top-10, dedica a questo un milione di dollari per la vittoria.

"Sono un docente innamorato e appassionato del proprio ruolo (non riesco a chiamarlo lavoro) - è la presentazione con cui Mnani si rivolge al premier - Dietro la punta di iceberg del Premio, sono certo si nascondono centinaia di colleghi altrettanto meritevoli di questo 'titolo', i quali lavorano, sperimentano e innovano ogni giorno, nel silenzio delle loro aule, fianco a fianco con i loro fortunati studenti".

Firmato: un'eccellenza del falcidiato mondo della scuola.

E come risposta all'appello, arriva il tweet del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini: "la #buonascuola di Manni è l'obiettivo della riforma":