Riforma scuola 2015 Governo Renzi: misure e novità.
Cosa cambia in decreto Legge Gennaio-Febbraio

Stabilizzazione precari, nuovo sistema di reclutamento, alternanza scuola-lavoro, novità formazione e concorsone: le novità della riforma della Scuola Renzi

di Marianna Quatraro, Business on line 8.1.2015

Il piano della Buona Scuola del Governo Renzi sta per cambiare il mondo della scuola appunto, fra novità, pronte ad essere approvate, che riguardano assunzioni, concorsi, stipendi, contratti, meccanismi di formazione. Tra i punti della riforma, che dovrebbe essere approvata il prossimo febbraio, messa a punto del governo e sottoposta a consultazione pubblica, sono contenute misure che puntano all’assunzione di 150 mila docenti precari a partire da settembre 2015 e chiudere le Graduatorie ad Esaurimento; un solo concorsone per la scuola per accedere all’insegnamento a partire dal 2016; ad eliminare le supplenze brevi; a valorizzare e premiare la meritocrazia dei docenti effettivamente più bravi e impegnati.

Cambiano poi gli scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 docenti su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie ad una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola e dal 2015 ogni scuola pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e un progetto di miglioramento. Cambiano, inoltre, i meccanismi di formazione, per cui il reclutamento dei nuovi docenti sarà un 3 + 2 anni di specializzazione con tirocinio e concorso per accedere al ruolo.

Il 2015 sarà l'anno del coding, per cui il rinnovamento della didattica passerà dall'insegnamento dei linguaggi di programmazione, già dalla giovane età; sarà potenziato l’insegnamento di alcune materie, tra cui lingue straniere e informatica, musica, storia dell’arte, educazione fisica; novità previste anche per la burocrazia scolastica con ‘Scuola in Chiaro 2.0’, dove verranno pubblicati tutti i dati relativi alla scuola, dall'organico all'edilizia, dai risultati dell'autovalutazione, ai rapporti con il territorio. Saranno potenziati gli interventi per mettere in sicurezza l’edilizia scolastica, mentre per gli esami di Maturità non cambierà nulla per le commissioni che continueranno ad essere composte da membri interni ed esterni.

Altra novità su cui punta la nuova riforma della Scuola è l’alternanza scuola-lavoro che dovrà diventare obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l'anno, insieme al potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale.