Caro Faraone ti scrivo

di Cosimo De Nitto, ReteScuole 6.1.2015

Ho scritto così a Faraone.
segreteria.faraone@istruzione.it
oggetto del messaggio: ‪#‎megliolaLIP‬

corpo del messaggio

…e se leggeste la ‪#‎LIP‬?, se vi confrontaste con la #LIP?, e se ascoltaste la #LIP? se leggeste tutti i documenti approvati dai collegi dei docenti?

…e se l’obbligo scolastico iniziasse nel 5° anno della scuola dell’infanzia e proseguisse fino a 18 anni?

…e se fosse abrogata la legge Gelmini e fossero restituiti alla scuola gli 8 miliardi tolti?

…e se fossero restituiti alla scuola primaria moduli e tempo pieno e fossero abrogati i voti anche nella media?

…e se fosse restituito all’INVALSI il compito di ricerca e sostegno alle scuole e ai docenti per il miglioramento della didattica e della valutazione?

…e se si dicesse e dimostrasse concretamente che la fonte che ispira e fonda giuridicamente la scuola è la nostra Costituzione?

…e se si riaffermasse il principio che il compito della scuola è quello di formare persone e cittadini prima ancora che lavoratori?

…e se l’attuale numero degli alunni per classe non consentisse didattiche antidispersione e inclusive?

…e se la scuola non fosse un’azienda, occorrerebbe sempre un dirigente “manager” e non, al contrario, un primus inter pares, autorevole, competente con capacità di coordinamento, organizzative, iniziativa pedagogico-didattica, qualificazione e miglioramento dell'”offerta formativa”?

…e se ai docenti fossero garantiti stipendi dignitosi e all’altezza dei paesi avanzati e civili?

…e se fossero garantiti strumenti e ambienti di apprendimento necessari per sostenere il miglioramento della didattica?

…e se nelle scuole tornasse l’aggiornamento disciplinare e metodologico-didattico come primo strumento per migliorare il lavoro scolastico?

…e se gli insegnanti andassero in pensione a 60 anni per consentire alle nuove leve di sostituirli?

…e se i collegi dei docenti si riappropriassero delle loro competenze pedagogiche e metodologico-didattiche?

…e se diminuissero le occorrenze burocratiche, da quelle amministrative e quelle organizzative, a quelle professionali?

…e se il tempo scuola per gli apprendimenti disciplinari fondamentali fosse compromesso dalla mania progettificia?

…e se le nuove tecnologie, poche-arretrate-male impiegate, impoverissero l’apprendimento anziché arricchirlo?
…e se la parola insegnante tornasse ad essere motivo di orgoglio per il servizio che si rende alle giovani generazioni, al Paese, alla Costituzione, e non sinonimo di vagabondismo, conservatorismo, assenteismo, privilegio, corporativismo, irresponsabilità sociale, dequalificazione professionale?

.. e se tornaste a parlare di scuola col linguaggio della pedagogia non con quello dell’economia?

…e se tornasse a parlare di scuola in italiano non in inglese, almeno per le parole inglesi che hanno un corrispettivo in italiano?

…e se…

…e se…


#megliolaLIP che a tutto queste domande dà una risposta chiara, precisa, concreta, fattibile anche subito.

Gentile sottosegretario, gentile ministro, gentile governo adottate la LIP anche voi, altrimenti non volete bene alla scuola e al Paese come pure dichiarate in modo altisonante da tutti i microfoni e da tutti i media generosi solo con voi, perché solo a voi danno “ascolto”, non agli insegnanti, genitori, studenti che pure qualcosa hanno da dire, hanno detto con la LIP e continueranno a dire, spero non vostro malgrado.


Cosimo De Nitto
docente in pensione