Sergio Mattarella, ex Ministro dell'Istruzione, Orizzonte scuola 31.1.2015 Appena concluso lo scrutinio dei voti in Parlamento. Eletto il nuovo Presidente della Repubblica: è Sergio Mattarella, Gli auguri del mondo della scuola. Sergio Mattarella è nato a Palermo 74 anni fa. Entrato per la prima volta in Parlamento nel 1983 con la Democrazia Cristiana. Con la fine della prima Repubblica ha militato prima nel partito popolare , poi nella Margherita, quindi nell’Ulivo, con cui è stato eletto senatore nel 2006. Nel 1989, con la formazione del governo Andreotti VI fu nominato ministro della Pubblica Istruzione. Durante l'anno da ministro, si trovò a gestire la prima Conferenza nazionale sulla Scuola (voluta dal Parlamento e preparata lungamente) in cui si discuteva di rinnovamento e riforme e si affrontava il tema dell’autonomia delle istituzioni scolastiche; tra i temi si trattarono le idee del patto sociale, della gestione strategica, della partecipazione educativa. Sotto la guida del suo ministero, fu approvata la più importante riforma della scuola elementare (L. 148/1990), col superamento della figura del docente unico. Un’autentica rivoluzione: pedagogica, metodologica e didattica, che archiviava l’era della maestra unica e introduceva i "moduli" (tre insegnanti che ruotano su due classi), aprendo a una suddivisione degli ambiti disciplinari fra i docenti, insieme a pratiche di condivisione e collegialità nell’insegnamento e nella gestione della classe. Al momento della nomina aveva 48 anni ed era docente di diritto parlamentare all’Università di Palermo. Mattarella si è occupato anche del riordino dei programmi del biennio delle superiori: che peso dare agli autori nello studio della letteratura italiana, per esempio, o come suddividere lo studio della storia antica e di quella contemporanea. Giannini: “Con elezione Mattarella grande giornata per la Repubblica” “Oggi è una grande giornata per la Repubblica e per il Parlamento che ha dimostrato responsabilità. Mattarella risponde a tutti i requisiti di cui la figura del Presidente della Repubblica ha bisogno”. Lo dice il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, convinta che il nuovo Presidente della Repubblica “accompagnerà il percorso di riforme strutturali del governo. Su questo Mattarella dà tutte le garanzie necessarie”. Con lui ministro fu approvata anche la legge 162 (poi dpr 309/90, la legge antidroga), che affida alla scuola il compito di coordinare le attività di educazione alla salute nelle scuole di ogni ordine e grado. Si affrontarono anche le emergenze su droga e su Aids, della dispersione scolastica, dell’immigrazione, dell’inquinamento: si rispose a queste con la prevenzione e gli obiettivi educativi. Ha legato il suo nome anche al maxiconcorso a cattedre per la scuola secondaria (marzo ‘90) e ha preso parte anche alle discussioni della legge che (nel 2007) innalzò l’obbligo scolastico a sedici anni. Avrebbe voluto interventi radicali per potenziare l’aggiornamento dei docenti e aiutare i giovani potenziando l'orientamento: Mattarella non fece in tempo ad occuparsene per le dimissioni arrivate il 27 luglio 1990 come gesto di dissenso rispetto all’approvazione della Legge Mammì che allora sanava di fatto la posizione delle televisioni private di Silvio Berlusconi nel sistema radio-televisivo. In un’intervista su Youtube Sergio Mattarella parla ai giovani cattolici del valore della cultura, che considera un "antidoto al conformismo e a modelli di vita trasmessi per motivi commerciali" e difende gli studi "che sviluppano capacità critica e di giudizio, difendono la libertà di ciascuno e quella comune». La scuola, conclude, "chiama i giovani a impegnare bene le proprie energie. A spendere bene i propri talenti". Il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, ha detto di lui su Twitter:"Uomo delle istituzioni, della legalità, conterraneo dalla schiena dritta. Mattarella è l’uomo giusto per essere presidente della Repubblica". Immediato anche il tweet del Miur Social #buonlavoro presidente #Mattarella #quirinale2015 I primi auguri sono quelli del gruppo Supplenti della scuola per la qualità e la dignità del lavoro " I supplenti chiedono al nuovo inquilino del Quirinale di esercitare con scrupolo il suo ruolo di garante della Repubblica difendendo la Scuola da una Riforma che dovesse ignorare i principi fondamentali della Carta Costituzionale. La riforma della Scuola Pubblica deve assicurare alle nuove generazioni un'Istruzione adeguata ai livelli europei, combattere la dispersione scolastica, garantire i livelli occupazionali stabilizzando e supportando nella formazione e aggiornamento il personale precario della scuola. " Anche il sindacato SISA si augura che l’equilibrio manifestato ai tempi del suo incarico di ministro dell’istruzione, da parte di Sergio Mattarella possa contraddistinguerlo anche nel suo ruolo istituzionale, con la speranza che tenga presente l’importanza dell’ascolto e del dialogo, così come auspichiamo che le ragioni dei cittadini e non dei poteri forti possano diventare l’orizzonte quirinalizio, dopo che per quasi un decennio il suo predecessore, a nostro giudizio tra i peggiori presidenti repubblicani, ha esercitato un potere di indirizzo funzionale alle logiche mercatiste della peggiore tecnocrazia europea e bancaria. Giannini: “Con elezione Mattarella grande giornata per la Repubblica” “Oggi è una grande giornata per la Repubblica e per il Parlamento che ha dimostrato responsabilità. Mattarella risponde a tutti i requisiti di cui la figura del Presidente della Repubblica ha bisogno”. Lo dice il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, convinta che il nuovo Presidente della Repubblica “accompagnerà il percorso di riforme strutturali del governo. Su questo Mattarella dà tutte le garanzie necessarie”. |