ROMA, ABOLITE LE SUPPLENZE NELLE MATERNE
Manca la maestra, arriva la polizia Pigneto, paradossi scatenati dal regolamento comunale. I genitori furiosi Alla Toti Disservizi continui. E al Municipio replicano: non abbiamo supplenti di Claudia Voltattorni Il Corriere della Sera scuola 31.1.2015
ROMA Il nuovo regolamento del Comune di Roma prevede che le maestre della scuola dell’infanzia presenti coprano il lavoro (fino a 3 ore in più) di quelle assenti. E una circolare del Dipartimento servizi educativi del 9 gennaio dice che dal primo febbraio servono almeno 4 giorni di assenza nel turno pomeridiano prima di mandare una sostituzione. Tre giorni fa i bimbi della Toti quindi non avevano neanche una supplente che si occupasse di loro. Giovedì c’è stato il bis: 32 bambini senza insegnante. Il municipio, sollecitato da Daniela Pitti dell’ Usb, risponde di non avere supplenti da inviare. I genitori stavolta chiamano i vigili urbani. Racconta Pitti: «Ho avvisato il municipio e ho chiesto di chiamare maestre disponibili da altri municipi, mi hanno detto che non ce n’erano: ma ad una di loro che li ha contattati dicendosi disponibile hanno risposto che non c’era bisogno». Ciò che è successo alla Toti, avviene in tutta la città da almeno due mesi. Da quando viene applicato il nuovo regolamento, «atto unilaterale», dicono i sindacati. Genitori e maestre lamentano una situazione «insostenibile». L’obiettivo, spiega Pitti, è di «allungare fino a 8- 9 ore al giorno il lavoro delle maestre». E «provateci voi - dice una di loro che insegna in un asilo a Colli Aniene - a resistere così tanto tempo con anche 30 bambini piccoli». Intanto ieri pomeriggio un gruppo di consiglieri municipali di Ncd ha protestato in piazza del Campidoglio con maestre e genitori contro la riforma degli asili nido.
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