50 milioni aggiuntivi: benvenuti, ma ne servono TuttoscuolaNews, n. 669 2.2.2015 È certamente una mossa giusta lo stanziamento aggiuntivo di cinquanta milioni per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, anche se non sufficiente per far fronte alle spese indispensabili per il normale funzionamento (ad esempio l’acquisto di cancelleria, la manutenzione dei dispositivi informatici ed applicativi, fino alla “carta igienica” dei bagni, etc). La misura è stata comunicata dalla Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie, con nota del 28 gennaio 2015, ed è da apprezzare ancor di più perché spezza un trend di progressiva, impietosa riduzione dei fondi per il funzionamento degli istituti scolastici che va avanti da anni. Il finanziamento, ripartito sulla base di criteri oggettivi che tengono conto della tipologia dell'istituzione scolastica, della consistenza numerica degli alunni, del numero degli alunni diversamente abili, del numero di plessi e sedi in cui si articola la scuola, rappresenta una autentica “boccata di ossigeno” per i bilanci delle scuole, che certamente saranno agevolate e ulteriormente sostenute nell’esigenza di utilizzare i contributi volontari delle famiglie per attività extracurricolari e non per finanziare le spese connesse a bisogni essenziali di funzionamento. Spesso, se non quasi sempre, le scuole hanno ovviato alla cronica ristrettezza dei finanziamenti statali ricorrendo a “sacrifici contributivi volontari” delle stesse famiglie, sempre attente e disponibili per il bene dei propri figli. Assicurare risorse aggiuntive, certe ed adeguate, per il funzionamento amministrativo dovrebbe rappresentare una priorità delle linee programmatiche del Ministro dell’Istruzione per dare alle scuole un reale regime di autonomia, anche nella prospettiva della concretizzazione del programma di attuazione della “Buona Scuola” e per il potenziamento dell’autonomia amministrativo-contabile delle stesse istituzioni scolastiche . “Il Ministero ora sta studiando come stabilizzare questo incremento, per almeno 25 milioni all'anno”, sottolinea il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Tutti nelle scuole se lo augurano, anche i genitori...
|