Tra sezioni primavera e «anticipi»:
quando è possibile saltare la prima elementare
di Lorena Loiacono, Il Sole 24 Ore
13.2.2015
Una volta si chiamava primina. Oggi prende il nome di anticipo. Si tratta della di possibilità per le famiglie, prevista dal decreto legislativo n. 59/2004, di iscrivere i bambini alla prima classe della scuola primaria con un anno di anticipo. Non solo, è prevista anche un'altra soluzione: inserire l’alunno direttamente in seconda, passando attraverso una prova di idoneità creata ad hoc dalla scuola.
Tra i banchi a 5 anni
Al momento delle iscrizioni alla primaria, spetta ai genitori chiedere alla scuola l’inserimento del bambino in prima con un anno di anticipo. La circolare ministeriale raccomanda comunque alle famiglie di consultare sempre prima i docenti della scuola dell’infanzia di provenienza, per valutare insieme le capacità del bambino. Le maestre dell’asilo, in sostanza, possono suggerire ai genitori l’anticipo o, al contrario, sconsigliare questa opportunità qualora ritengano che il bambino non sia ancora pronto. Ma la possibilità della “primina” comunque non è riservata a tutti. Gli alunni che possono avvalersi dell’anticipo sono solo coloro che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. E questa clausola non è l’unica. L’ultima parola infatti spetta sempre alla scuola che, tramite delibera del consiglio di istituto, decide quanti
posti destinare agli anticipi specificando anche con quali modalità di precedenza è possibile accettare i vari candidati.
Con un esame si passa direttamente in seconda
Esiste poi un’altra possibilità per la scuola primaria: rientra nella sfera della preparazione parentale per cui il bambino può presentarsi alla prova di ammissione direttamente in seconda, da privatista. Le famiglie infatti possono richiedere all’istituto l’inserimento in seconda elementare. In questo caso però il vincolo non è legato al mese di nascita del bambino ma al superamento di una prova di idoneità. L’alunno quindi viene sottoposto ad una sorta di esame con cui la scuola ne valuta le capacità. Questa procedura permette di saltare direttamente in seconda senza aver frequentato la prima elementare. Non è consentito però a chi si avvale dell’anticipo di iscrizione alla scuola primaria: i bimbi quindi devono compiere il sesto anno di età entro il 31 dicembre dell’anno di iscrizione alla seconda.
L’anticipo per i più piccoli
Anche all’asilo esiste la possibilità di frequentare la scuola con un anno di anticipo. In questo caso, più che per le primina, pesa il numero dei posti disponibili nell’istituto. Per la materna infatti in molte città italiane, esistono lunghe liste di attesa che devono essere necessariamente smaltite per poter accettare in classe un bambino in anticipo. Oltre a questo, l’asilo si riserva il diritto di una «valutazione pedagogica e didattica, da parte del collegio dei docenti, dei tempi e delle modalità dell’accoglienza».
Dai 2 ai tre anni è primavera
In stand by, al momento, le cosiddette sezioni primavera per le quali, all’interno delle scuole dell’infanzia, possono essere istituite delle classi dedicate ai bambini dai 2 ai 3 anni di età. Le sezioni primavera nascono da un accordo in sede di Conferenza unificata Stato, Regioni e Autonomie locali, a cui seguono a livello locale le intese regionali tra Regione e Ufficio scolastico regionale. Per quest’anno il Miur, poiché l’accordo in Conferenza unificata scade al termine dell’anno scolastico in corso 2014-2015, si riserva di fornire indicazioni per il 2015/2016 non appena sarà siglato il nuovo accordo.