Per ringraziare Alfano e i Dem ribelli,
in vista un rimpasto?

Pasquale Almirante,  La Tecnica della Scuola 1.2.2015

Ci sarà a breve un mini-rimpasto di governo? Secondo i piani di Matteo e Angelino, sembra di sì. Con le dimissioni di Maria Carmela Lanzetta, ministra agli Affari regionali e delle autonomie, le sostituzioni sembrano più più probabili.

Come riporta Affaritaliani, Ncd e Udc non hanno alcuna intenzione di rompere l'appoggio al Governo di Matteo Renzi, visto che i sondaggi gli assegnano circa il 3%, ma vorrebbero la ricompensa della loro fedeltà per avere votato il nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con qualche nuovo strapuntino nel Governo.

Maria Carmela Lanzetta, ministro senza portafoglio degli Affari regionali e delle autonomie, che si è appena dimessa, verrà probabilmente sostituita da un esponente dei centristi della maggioranza. Proprio per far rientrare le polemiche. Sul fronte opposto, per la legge del bilancino, l’ex rottamatore dovrà concedere qualcosa anche alla minoranza Dem, che sul Quirinale si è compattata intorno al segretario dopo settimane di fibrillazioni e altolà. L'unica poltrona traballante appare quella di Scelta Civica, cosicchè al posto di Stefania Giannini, ministra dell’Istruzione, andrà molto probabilmente un rappresentante della sinistra Pd, magari gradito anche a Vendola. E in questo modo Renzi accontenterà sia Alfano sia i malpancisti del Nazareno, Fassina, Cuperlo e Bersani.

Manovre tuttavia che dimostrano come nei vari ministeri della Repubblica non si sceglie per competenza, ma per “proprio particulare”, come diceva Guicciardini. E dire che la “competenza” e il “merito” si pretende da tutti gli altri, ad eccezione di chi dovrebbe essere il più competente e il più meritevole in assoluto, visto che delle sue scelte dipende il futuro e il benessere di una intera Nazione.