Cosa sarebbe successo Pasquale Almirante, La Tecnica della Scuola 25.2.2015
E se Stefania Giannini non fosse approdata al Pd da Scelta civica, avrebbe Matteo Renzi lanciato la riforma per la buona scuola? Sottoporrebbe la riforma al consiglio dei ministri di venerdì prossimo? È solo un caso il passaggio tempestivo al Pd di Giannini e l’attuazione della riforma? La Giannini, togliendosi la targa del partito che l'aveva portata in Parlamento prima, al governo poi, avrebbe fatto, secondo Italia Oggi, un bel regalo al proprio presidente del consiglio non prendendosi il merito, né lei né il suo ex partito, della riforma della scuola che appare come un prodotto esclusivo del governo Renzi e del suo partito, il Pd.
Se Zanetti, il nuovo segretario di Scelta Civica, cerca di fare la voce grossa, per quel che può, lanciando ammonimenti per l'italicum o per altre riforme, non può ricattare Renzi che a palazzo Madama, ove i precedenti sette voti di Sc potevano far riflettere il presidente del Consiglio prima di mandarli a mare, oggi non c'è un solo seggio di SC.
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