Scuola, il governo rinvia di 4 giorni: Al ministero dell'istruzione si lavora per definire le varie anime della riforma. Il grosso sarà inserito in un disegno di legge. Ma a preoccupare è la questione della cancellazione delle graduatorie a esaurimento di Salvo Intravaia, la Repubblica 25.2.2015
ROMA - Slitta tutto al prossimo 3 marzo. La notizia che il piano di riforma sulla 'Buona scuola' verrà presentato la prossima settimana non è ancora stata ufficializzata, ma trapela dalle stanze del ministero dell'Istruzione. Dove i tecnici stanno cercando, non senza fatica, di trovare la quadra fra le dichiarazioni del premier Matteo Renzi, che lo scorso 3 settembre ha presentato il dossier con le riforme che traghetteranno la scuola italiana nel terzo millennio, e la realtà della complessa macchina scolastica italiana. Senza trascurare il dettato costituzionale che per un decreto-legge prevede due requisiti imprescindibili: necessità ed urgenza. Per questa ragione martedì 3 marzo il decreto-legge dovrebbe contenere
soprattutto il piano di assunzione dei precari, 125.000/148.000 in tutto, e l'organico funzionale legato a queste assunzioni.
Cosa che, a quanto pare, non avverrà. Perché tra i 134.000 inclusi nelle graduatorie ad esaurimento ci sono supplenti di materie che non si insegnano più - come il trattamento testi che una volta era denominata Stenografia e dattilografia - o troppi inclusi nelle graduatorie della scuola dell'infanzia. C'è poi la questione dell'organico funzionale, che dovrebbe superare il dualismo organico di diritto/di fatto. Sarà d'istituto o di rete? In altre parole, i docenti saranno assegnati alle scuole o a reti di scuole che potranno utilizzarli al meglio? A quanto sembra, l'organico funzionale sarà misto. Ma le risposte a tutti i quesiti si avranno fra pochi giorni: il 3 marzo, quando il presidente del consiglio dovrebbe presentare i due provvedimenti.
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