La scuola va male perché i docenti hanno in media 53anni? G.R. dal Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità, 31.1.2015 Qualche giorno fa Gian Antonio Stella ha commentato con abbondanza di confronti internazionali i dati sull’età media elevata degli insegnanti italiani. Il problema non è nuovo e risaputa ne è la causa fondamentale: i numerosi aumenti dell’età pensionabile degli ultimi vent’anni. Stella lo tratta in tono catastrofista, quasi avesse trovato l’origine di tutti i mali della scuola. Non è un problema da trascurare, soprattutto per la scuola dell’infanzia e la primaria che richiedono maggiore energia; ma non è certo il motivo principale della crisi, anche considerando che l’esperienza può compensare in parte il logorìo di una professione sempre più impegnativa. Anche ben oltre i cinquant’anni si può essere motivati, purché il governo della scuola dia ai docenti mezzi e stipendi adeguati, dirigenti preparati e ben retribuiti, edifici confortevoli e funzionali; e ne sostenga l’autorità di fronte alle famiglie e agli studenti, ai quali invece indirizza spesso messaggi demagogici e deresponsabilizzanti. Di fronte a questa semplificazione, un docente romano si è risentito e ha scritto al “Corriere”. Enrico Rufi, giornalista di “Radio Radicale” gli ha dedicato un efficace servizio. (GR) L’articolo di Gian Antonio Stella.
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