Madia firma la circolare
per il pensionamento obbligatorio

  Pensioni blog, 21.2.2015

In pensione forzata. Il ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia ha firmato la circolare sulla soppressione del trattenimento in servizio e sulla nuova disciplina della risoluzione unilaterale. Intervento volto a “favorire il ricambio” generazionale. Dovrà infatti obbligatoriamente lasciare la Pubblica amministrazione chi ha raggiunto i requisiti per il pensionamento. Il provvedimento prevede la risoluzione del rapporto di lavoro “obbligatoria, per coloro che hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia ovvero il diritto alla pensione anticipata, avendo raggiunto l’età limite ordinamentale“.

Il decreto legge “Madia” n. 90/2014 (convertito in legge 114/2014), entrato in vigore quest’estate, prevedeva dopo il 31 ottobre 2014 l’abolizione del trattenimento in servizio, che consentiva ai dipendenti pubblici di continuare a lavorare dopo il raggiungimento dei requisiti per la messa a riposo.

Solo per i giudici il termine è prorogato al 31 dicembre 2015, per il personale della scuola invece dopo il 31 agosto nessun dipendente può essere mantenuto in servizio con il trattenimento. Nel caso in cui il dipendente non abbia i requisiti per i pensionamento prima dell’età limite può essere trattenuto in servizio per maturare i requisiti minimi per la pensione, ma non oltre i 70 anni di età.

Un regime speciale continua a valere anche per i dirigenti medici e sanitari, per i quali il limite massimo per il pensionamento è previsto ai 65 anni di età “ovvero, su istanza dell’interessato, al maturare del quarantesimo anno di servizio effettivo, in ogni caso con limite massimo di permanenza al settantesimo anno di età”.