La Buona Scuola si dividerà Tuttoscuola, 3.2.2015 Sulla riforma della scuola denominata “La Buona Scuola”, della quale ieri il premier Matteo Renzi ha ribadito essere una priorità, si lavora a ritmo serrato. Secondo indiscrezioni insistenti i provvedimenti dovrebbero dividersi in due testi legislativi Primo fra tutti il decreto legge nel quale finirà l'impianto della riforma, gli interventi più urgenti, e che dovrebbe approdare in consiglio dei ministri a fine mese e poi la legge delega che accoglierà questioni che hanno bisogno di un più ampio respiro. Il decreto legge dovrebbe essere sostanzialmente composto di tre grandi capitoli: studenti, insegnanti, vita scolastica. In esso confluiranno il pacchetto di assunzioni (circa 140 mila persone che dovranno restare almeno tre anni nel posto che scelgono), sarà impostato il nuovo concorso per docenti ("avremo - ha assicurato il ministro - professori più giovani. Nel 2025 la media sarà scesa di 3-4 anni"), verranno affrontate le questioni che riguardano carriera (a cominciare dagli scatti di merito; gli scatti di anzianità rimarranno in vita, ma con un ruolo sempre più marginale), aggiornamento (obbligatorio) e valutazione. Ma non solo. Interventi ci saranno anche sui programmi scolastici. Nelle quarte e quinte elementari oltre alla musica e all'educazione fisica con insegnanti specialisti, da settembre ci sarà la possibilità di avere professori di inglese che insegneranno, in compresenza con la maestra, una materia in inglese, il cosiddetto Clil. In terza e quarta superiore verrà introdotta un'ora di economia. Con la legge delega verranno affrontati, invece, capitoli come quelli relativi agli organi collegiali, un testo unico per la scuola, un'eventuale riforma dei cicli e con buona probabilità anche la riforma della scuola dell'infanzia recependo il disegno di legge sul sistema integrato per l'infanzia, prima firmataria Francesca Puglisi, che prevede l'estensione dell'educazione prescolare dai tre mesi ai sei anni su tutto il territorio nazionale.
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