Renzi sicuro: a fine mese la riforma
della scuola. Cresce l’attesa

Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 16.2.2015

Affronteremo il tema nell'ultimo CdM di febbraio, ha detto il premier alla direzione del Pd. Confermato il primo compleanno del Governo, domenica 22 a Roma, con “un'iniziativa di partito”. Ma il Comitato "Per una Buona Scuola della Repubblica" scrive a Mattarella: su una materia "così complessa e di interesse generale" è giustificabile il carattere "d'urgenza e di straordinaria necessità"? Noi aspettiamo da 10 anni...

Stavolta non ci saranno slittamenti, come lo scorso settembre: la riforma della scuola verrà presentata a fine mese. Prima dal Partito democratico e poi con un atto d’urgenza del Governo. Le date, già indicate dalla Tecnica della Scuola, sono state confermate il 16 febbraio dal premierMatteo Renzi in occasione della direzione pomeridiana del Pd.

"Festeggeremo il primo anno di governo il 22 febbraio con un'iniziativa di partito sulla scuola", ha assicurato Renzi. "Affronteremo il tema della scuola nell'ultimo Consiglio dei ministri di febbraio", ha aggiunto il presidente del Consiglio, spiegando che la riforma dovrebbe essere composta da "un provvedimento d'urgenza e un ddl delega": quest’ultimo, tuttavia, necessiterà di tempi decisamente più lunghi.

Cresce quindi l’attesa per le novità normative che porterà il primo dei due decreti sulla Buona Scuola. "Dal governo – ha detto Elena Centemero, responsabile scuola e università di Forza Italia - ci aspettiamo proposte serie per offrire alle nostre studentesse e ai nostri studenti una scuola di qualità, al passo con quella dei loro coetanei europei. Per raggiungere questo risultato bisogna partire da un punto fermo: al centro della scuola ci sono i giovani, non i docenti, anche se importanti, né i precari da stabilizzare".

C’è anche chi è molto preoccupato per gli effetti che porterà la riforma: sempre il 13 febbraio, il Comitato nazionale a sostegno della legge di iniziativa popolare "Per una Buona Scuola della Repubblica", ha recapitato una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nella missiva, in particolare, si chiede se su una materia "così complessa e di interesse generale" come la scuola é giustificabile il carattere "d'urgenza e di straordinaria necessità" dell'annunciato decreto legge?