Atto di indirizzo Miur 2015

Diramato l’Atto di indirizzo che individua le priorità politiche del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per l'anno 2015, con le relative aree di intervento aggiornate ed integrate: provvedimenti ad ampio raggio nei ben ventiquattro punti del documento firmato dal Ministro Giannini.

  Notizie della scuola, 10.2.2015

L’Atto di indirizzo 6 febbraio 2015 prot. n. 427 individua le seguenti 24 priorità politiche:

1 - Promuovere e incentivare interventi di edilizia scolastica (messa in sicurezza, anagrafe edilizia, ammodernamento, ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici, messa a sistema di nuovi ambienti di apprendimento).

2 - Semplificare le regole che governano la scuola (“sblocca scuola”) e riordino della normativa vigente, attraverso l’elaborazione di un Testo unico.

3 - Ridurre drasticamente il precariato dei docenti.

4 -Promuovere la valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti e come strumento per attuare l’autonomia e la crescita delle scuole al fine di costruire “una scuola dì qualità per tutti”.

5 - Assicurare ai nostri alunni una "nuova generazione di insegnanti", formati adeguatamente durante il corso degli studi universitari anche attraverso tirocini in aula.

6 - Rafforzare le competenze e l'insegnamento di discipline che sono patrimonio storico, culturale e artistico del nostro Paese. Accelerare sulle nuove alfabetizzazioni, potenziando le competenze linguistiche, economiche e informatiche.

7 - Aumentare il numero di studenti della scuola secondaria che - a partire dall'istruzione tecnica - hanno accesso ad esperienze significative di alternanza fra scuola e lavoro, lavorando in sinergia con il tessuto imprenditoriale e regionale.

8 - Ottimizzare gli spazi di flessibilità degli istituti previsti dall'autonomia e dai nuovi ordinamenti, attraverso l’attuazione dell'organico funzionale e incentivando l'utilizzo condiviso di risorse strumentali e umane tra reti di scuole.

9 - Lavorare ad una scuola "aperta", anche oltre l'orario delle lezioni, che sviluppi progetti e programmi dedicati, vicina alla disabilità e a contatto con il territorio e le sue problematiche e per contrastare la dispersione scolastica.

10 - Sviluppare la digitalizzazione per aumentare l'efficienza e migliorare la scuola con nuove modalità di insegnamento e apprendimento, promuovendo la dematerializzazione, la digitalizzazione e la trasparenza dei flussi di dati.

11 - Semplificare i meccanismi di accreditamento nell'ambito dei processi di valutazione e accelerare le procedure di assegnazione meritocratica delle risorse per consentire alle università politiche di bilancio e di reclutamento autonome.

12 - Favorire e incrementare i processi di ricambio della classe docente, facilitando l'ingresso dei giovani nell'organico docente e ricercatore.

13 - Coniugare assieme le politiche del merito e del diritto allo studio affinché sia pienamente realizzato il dettato costituzionale che parla di “capaci e meritevoli”.

14 - Ripensare e riprogrammare l'orientamento universitario degli studenti, a cominciare dagli ultimi anni della scuola secondaria, assicurando un miglior collegamento tra il mondo del lavoro e quello accademico.

15 - Puntare all'eccellenza dei nostri Atenei definendo criteri di accreditamento più efficaci e individuando parametri su base pluriennale più flessibili per promuovere l'efficienza della didattica e della ricerca.

16 - Sostenere il percorso di internazionalizzazione delle nostre Università, sia dal punto di vista della mobilità studentesca che da quello della mobilità dei docenti.

17 - Semplificare le procedure finanziarie inerenti la ricerca affinché le risorse disponibili siano utilizzate in maniera efficiente e rapida.

18 - Programmare le attività e gli interventi inerenti la ricerca, non solo da parte degli enti vigilati dal MIUR ma anche attraverso la creazione di un Coordinamento Nazionale degli Enti pubblici di ricerca.

19 - Sostenere una programmazione pluriennale più coerente ed efficace delle risorse disponibili nonché di quelle acquisibili mediante competizione da parte di Enti e Università in sinergia con le imprese e i territori.

20 - Nell'ambito del quadro europeo e in linea con "Horizon 2020", favorire i processi di apertura internazionale degli Enti pubblici di ricerca e assicurare l'allineamento con gli obiettivi nazionali.

21 - Promuovere le politiche di mobilità dei ricercatori a tutti i livelli, favorendo e semplificando le procedure di "portabilità" dei progetti di ricerca, specie in raccordo con il sistema delle infrastrutture.

22 - Avviare la riforma strutturale dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, con particolare riguardo al reclutamento e all'offerta formativa, per valorizzare le competenze e il ruolo che riveste nel panorama internazionale.

23 - Favorire e promuovere con specifici incentivi l'internazionalizzazione del sistema AFAM verso i paesi europei ed extra-europei.

24 - Semplificare la governance delle Istituzioni AFAM e favorire un sistema di autonomia responsabile che sia affidata, tra l’altro, a processi di accreditamento e di valutazione rigorosi, anche legati all'assegnazione di risorse secondo criteri premiali.