Riforma per decreto?/4. TuttoscuolaNews, n. 669 2.2.2015 Ma c’è un altro aspetto delle molte novità annunciate dal ministro Giannini che merita un approfondimento. È il rischio del sovraccarico di conoscenze, abilità e competenze che si scaricherebbe sugli studenti, in alcuni casi accompagnato anche da ore di lezione aggiuntive (musica ed educazione fisica nella scuola primaria, arte ed economia nelle superiori), mentre in altri casi verrebbero ricavati spazi nelle materie già previste per inserirvi il coding, l’educazione ambientale e alla salute (ma si parla anche, dopo Charlie Hebdo, di integrare Cittadinanza e Costituzione). Giannini nell’intervista si mostra contraria a recepire la risoluzione approvata in Parlamento (su iniziativa di Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd) a favore dell’adozione del curriculum personalizzato, misura che potrebbe invece alleggerire il sovraccarico curricolare, e anche ridurre la dispersione. Per il ministro, “No, non si potrà personalizzare il curriculum. Ma con l’organico funzionale ogni scuola può ampliare la propria offerta e proporre progetti e materie in più”. Nuovi contenuti, nuove competenze, progetti e materie in più. Si va verso l’ampliamento (o appesantimento?) dei curricoli dal punto di vista quantitativo. Servirà a rendere la scuola italiana più efficace, più equa e più gradita agli studenti?
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