Riforma scuola, dalle 150mila assunzioni al concorso a cattedra, di Paolo Damanti, Orizzonte scuola 3.2.2015 Ieri l'ANSA ha dato nuove indiscrezioni circa i provvedimenti che saranno emanati a fine febbraio per l'attuazione della riforma della scuola. Tra gli interventi anche quello sulle classi di concorso. Il nostro aggiornamento. Tutte confermate le nostre indiscrezioni circa la tempistica e i contenuti dei provvedimenti che saranno emanati. Tra le novità il fatto che i dispositivi di applicazione della riforma saranno 3 e non 2 come inizialmente anticipato dalla nostra redazione. Relativamente alla tempistica, la riforma dovrà essere operativa dal 1 di settembre, l'ha detto ieri il Primo Ministro Renzi. Per il Governo è una priorità. Giorno 22 saranno presentati i contenuti in occasione della festa del Partito Democratico, quindi, entro fine febbraio, saranno pubblicati i dispositivi: un decreto e una legge delega e un terzo dispositivo dedicato agli studenti. Nel Decreto andranno le assunzioni dei 150mila docenti inclusi nelle Graduatorie ad esaurimento e nelle Graduatorie di merito del concorso 2012. Nessuna notizia è trapelata circa un coinvolgimento anche dei docenti delle Graduatorie d'istituto che rientrerebbero nei criteri indicati dalla Corte di giustizia europea sulla reiterazione dei contratti a termine. Le assunzioni saranno 148.800 per le quali la Legge di stabilità ha stanziato un miliardo di euro per il 2015 e tre a regime a partire dal prossimo anno scolastico. Nel Decreto, probabilmente, saranno indicate anche le operazioni per l'individuazione degli aventi diritto, la scelta della sede e dell'organico. Difatti, per i 148.800 docenti dovranno essere inserirsi nell'organico di cattedra o nell'organico funzionale. Il Decreto darà anche il via alle operazioni per l'avvio di un nuovo concorso. Ricordiamo che si tratterà del primo concorso senza la divisione dei posti vacanti con le Graduatorie ad esaurimento (dato che queste ultime saranno svuotate a settembre 2015). I posti messi a concorso saranno circa 40mila e i partecipanti attesi circa 200mila. Il bando è atteso tra febbraio e marzo. Chi potrà partecipare? - Tutto sul concorso a cattedra Il nodo della carriera, aggiornamento e valutazione dei docenti sarà nel Decreto e, appare evidente, non sarà oggetto di confronto con i docenti e con i sindacati. Viene confermato che si tratterà di un sistema misto con il 20% degli scatti dipendenti dall'anzianità di servizio e l'80% dal merito. Confermata anche l'aliquota del 66% di tetto massimo di quanti potranno usufruire degli scatti per merito. Modalità che, in realtà, si tradurranno in un taglio agli stipendi dei docenti, come già ampiamente dimostrato dalla nostra redazione. Nella valutazione dei docenti confluiranno i crediti legati alla progressione degli studenti, agli incarichi e alla formazione. Quest'ultima, di conseguenza, diventerà obbligatoria se si vorranno cumulare crediti per la progressione degli stipendi. Saranno valutati, secondo indiscrezioni, anche i seminari oltre ai corsi veri e propri di formazione del personale. Relativamente alla valutazione, sarebbe intenzione del Governo permettere anche agli studenti di entrare a far parte del nucleo di valutazione delle scuole (i genitori per le elementari e medie), oltre alla possibilità di poter giudicare i docenti attraverso un questionario. Valutazione che, però, non inciderà sugli stipendi. La riforma degli organi collegiali sarà, invece nella legge delega. Lo scopo è di delineare in modo più preciso le competenze dei Collegi docenti e dei Consigli di istituto. All'interno anche il superamento definitivo del CNPI che tanto ha infiammato i tribunali. Nella Legge delega anche il nuovo testo unico che affronterà questioni riguardanti gli organici, la mobilità, le sanzioni etc ... Riforma dei cicli e programmi scolastici. Dato per probabile anche un intervento sui cicli scolastici, per il quale non azzardiamo alcuna anticipazione. Mentre, a quanto pare, ci sarebbe intenzione di rivedere i programmi scolastici. Secondo indiscrezioni, già raccolte dalla nostra redazione, si vorrebbero eliminare i suggerimenti degli autori da sottoporre agli studenti, lasciando completamente libero l'insegnante di fare le sue scelte. Riforma classi di concorso, riforma top secret e della quale non è trapelato nulla e nulla è stato riferito ai sindacati stessi. Inserito nella legge delega, la riforma potrebbe avere tempi lunghi. Anche se da più parti si invoca la necessità di tempi brevi onde evitare in futuro difficoltà di gestione degli organici. Infine, il terzo dispositivo, che riguarderà tutte le questioni riguardanti gli studenti. |