Crollo liceo Darwin, la Cassazione conferma
le condanne ai tre prof responsabili della sicurezza
Alessandro Giuliani, La Tecnica della Scuola 3.2.2015
Confermate le pene anche per i tre funzionari della Provincia di Torino: inflitti dai 2 anni e 2 mesi fino a 4 anni. I giudici ermellini hanno ritenuta corretta la tesi della Corte di Appello: in un quarto di secolo, dal 1984 al 2008, nessuno ha mai verificato lo stato di quel controsoffitto conoscibile, ispezionabile e monitorabile. La madre del povero Vito ha accolto la sentenza tra le lacrime.
A poco più di sei anni di distanza dal crollo del controsoffitto del liceo Darwin di Rivoli, che provocò la morte dell’allora 17enne Vito Scafidi e il ferimento di 17 compagni di classe, il 3 febbraio la Cassazione ha messo la parola fine alla diatriba giudiziaria: i giudici di terzo grado hanno confermato le sei condanne, tre a carico di funzionari della Provincia di Torino e tre per gli insegnanti, rigettando di fatto i ricorsi presentati dai sei imputati confermando integralmente le condanne emesse dalla Corte d'Appello di Torino il 28 ottobre 2013.
Dunque, la IV Sezione Penale, presieduta da Gaetanino Zecca, dopo cinque ore di udienza ha confermato la condanna dei funzionari della Provincia di Torino responsabili per l'edilizia scolastica Michele Del Mastro (4 anni), Sergio Moro (3 anni e 4 mesi) ed Enrico Marzilli (3 anni e 4 mesi), e dei tre insegnanti che si sono succeduti nel ruolo di responsabili per la sicurezza al liceo Darwin, Paolo Pieri (2 anni e 6 mesi), Diego Sigot (2 anni e 2 mesi), Fulvio Trucano (2 anni e 9 mesi).
Alla lettura della sentenza erano presenti i famigliari di Vito, con la madre che ha accolto l'esito tra le lacrime.
Ripercorriamo la vicenda: nell'incidente al liceo, il 22 novembre 2008, morì il povero Vito, mentre altri diciassette compagni rimasero feriti. In particolare Andrea Macrì è rimasto paralizzato. La vicenda riportò all'attenzione il problema della sicurezza degli edifici scolastici, sollevato con toni severi dall'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il procuratore Raffaele Guariniello aveva aperto un'inchiesta per omicidio e disastro colposo, ma il processo di primo grado, nel 2011, si concluse con una sola condanna, quella di Michele Del Mastro, funzionario della Provincia che seguì i lavori di manutenzione del liceo, e sei assoluzioni.
Sentenza ribaltata il 18 ottobre 2013, quando la corte d'Appello di Torino, dichiarò la responsabilità anche degli ingegneri della Provincia che avevano ricoperto il ruolo di responsabili dell'edilizia scolastica - Sergio Moro ed Enrico Marzilli, condannati a tre anni e quattro mesi, mentre per un terzo è stat confermata l'assoluzione - oltre che dei tre insegnanti che si erano succeduti negli anni quali responsabili della sicurezza nell'istituto: Paolo Pieri (due anni e sei mesi), Diego Sigot (due anni e due mesi) e Fulvio Trucano (due anni e due mesi).
Per la corte piemontese l'incidente si poteva evitare: "Se di fronte al tempo di un quarto di secolo qui trascorso, dal 1984 al 2008, si fosse verificato lo stato di quel controsoffitto conoscibile, ispezionabile e monitorabile con il sovrastante vano tecnico - si legge nelle motivazioni d'appello - si sarebbero potute evidenziare, valutare e fronteggiare le sue gravi anomalie".