Il “tridente” del dirigente scolastico

Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 7.4.2015

I presidi, che il ministro dell’istruzione Stefania Giannini non vuole che si chiamino padroni, sceriffi o sindaci, ma più opportunamente “leader educativi”, avranno la facoltà di scegliersi tre docenti del loro collegio dei docenti per comporre il cosiddetto team dirigenziale.

I dirigenti scolastici potranno anche, in maniera autonoma e senza dovere scorrere graduatorie, attingere da un albo territoriale, scegliersi alcuni docenti aggiuntivi e al termine della durata del mandato triennale, potranno decidere se confermare il docente oppure restituirlo alla disponibilità dell’albo professionale degli insegnanti di quel territorio.

In sostanza il dirigente scolastico acquisirà più ampi poteri grazie all’art. 7 del DdL 2994 e secondo la ratio della disposizione potrà governare e far funzionare meglio la scuola.

Bisogna dire che una scuola basata su un modello verticistico, dove il leader educativo ha forti poteri, sia anche una scuola che funzioni meglio e produca risultati migliori è tutto da dimostrare, anzi, sono in molti a credere il contrario.

Tuttavia tra i più ampi poteri assegnati al dirigente scolastico c’è quello per cui il Ds potrà individuare fino a tre docenti tra quelli di ruolo che lo coadiuvano nell’organizzazione della scuola. Nasce spontanea una domanda: “da chi sarà composto il tridente scelto dal dirigente scolastico?”.

Intanto incominciamo con il dire che se passasse questa norma, sarebbe superato l’art. 34 del Ccnl 2006-2009 che dispone ai sensi dell’art. 25, comma 5, del D.L.vo n.165/2001 (cfr. nota n. 2), che il dirigente scolastico poteva avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, di docenti da lui individuati ai quali possono essere delegati specifici compiti. Tali collaborazioni erano riferibili a due unità di personale docente retribuibili, in sede di contrattazione d'istituto. Adesso si passerebbe da due a tre docenti collaboratori del dirigente scolastico.

Questo futuro “tridente” sarà formato da docenti molto disponibili a passare intere giornate a scuola, obbedienti a svolgere i compiti e le mansioni assegnate dal capo e soprattutto capaci solo a dire sì, senza osare ad esprimere il loro punto di vista?

Se questo fosse vero sarebbe molto preoccupante per il bene della comunità scolastica.

Ci piace pensare che il tridente scelto dal Ds, sia autonomo, intellettualmente riconosciuto, capace di confrontarsi con il preside per trovare soluzioni, fare proposte ed agire, quando è necessario in modo libero e assolutamente indipendente.

Ma forse questo non potrà accadere nella scuola dei super-presidi, sceriffi o leader educativi che siano? 

 

IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE N. 2994

 

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