Renzi sulla scuola predica bene e razzola male

Lucio Ficara, La Tecnica della Scuola 2.4.2015

Il metodo renziano  di fare propaganda sulla Buona Scuola, predicando bene e razzolando male, rappresenta l’apogeo dell’elogio figurato dell’ipocrisia. Renzi che, nel discorso alle Camere fatto per ottenere la fiducia per governare l’Italia, aveva messo al centro della sua agenda politica la scuola pubblica e gli insegnanti, sembra essersi dimenticato dei suoi buoni propositi da predicatore. Infatti nelle vesti di predicatore diceva: ''gli insegnanti oggi sono degli eroi: con stipendi quasi ridicoli - e potremmo anche togliere il quasi - sono chiamati alle funzioni di educazione della persona''. Inoltre lo showman di Palazzo Chigi, abile e fine comunicatore, diceva: “ il tema dell'edilizia scolastica è parziale, perché la questione educativa è centrale. Ma io non sono credibile se pongo quella questione senza aver risistemato le scuole”. Dopo più di un anno, che il Governo Renzi è in carica,  scopriamo che l’emergenza edilizia scolastica è ancora irrisolta, se non addirittura peggiorata, basta vedere il bollettino quotidiano dei soffitti crollati delle scuole pubbliche. Si potrebbe dire che Renzi predica bene ma razzola male o forse non sa proprio di cosa parla. Infatti il Premier fiorentino parla degli insegnanti come se fossero degli eroi, ignorando, per aver poco studiato, che gli “eroi” del mito greco, sono degli eterni infelici, sottomessi completamente al volere degli dei, che li guidano, li fanno agire e decidono della loro vita e della loro morte. Infatti il predicatore Renzi, deve avere fatto un lapsus freudiano, chiamando gli insegnanti “eroi con stipendi ridicoli”. Basta leggere l’art.7 del ddl scuola per capire che alla buona predica fatta sugli insegnanti, corrisponde il razzolare malefico delle leggi proposte. Infatti in questa legge, il cattivo razzolatore, ma pur sempre buon predicatore, vorrebbe sottomettere l’eroe-insegnante, al volere del DS, in modo tale che il dirigente scolastico  possa decidere sulla vita o sulla morte professionale dell’eroe-insegnante. Dobbiamo ammettere che nessun predicatore prima di Renzi aveva osato tanto, e che forse siamo di fronte al peggior Governo della Repubblica per quanto riguarda  i provvedimenti sulla scuola e i diritti sul lavoro. Ma purtroppo per il predicatore, non tutte le ciambelle riescono con il buco, e sono in molti ad essersi accorti della forte discrasia tra il predicare bene e il razzolare male. Infatti il dissenso sulla riforma della scuola è alto e cresce ogni giorno sempre di più. I predicatori sono fatti così, prima di ammaliano con le prediche e poi ti colpiscono con i comportamenti, ma se  scoperti rischiano di non poter più predicare.